Piano Italia 5G
Incentivare la realizzazione delle infrastrutture di rete per lo sviluppo e la diffusione del 5G
In breve
Con il Piano di intervento pubblico Italia 5G, il Governo vuole incentivare la realizzazione delle infrastrutture di rete per lo sviluppo e la diffusione di reti mobili 5G nelle aree a fallimento di mercato su tutto il territorio nazionale. Si tratta del primo Piano di investimenti pubblici, con una dotazione di 2,02 miliardi di euro, approvato a sostegno dello sviluppo del mercato mobile in Italia.
Il piano
Italia 5G è una delle iniziative previste nella Strategia italiana per la Banda Ultra Larga - Verso la Gigabit Society (PDF) in attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, con il fine di soddisfare pienamente il fabbisogno di connettività mobile e di fornire servizi mobili innovativi e ad elevate prestazioni.
Il Piano ha infatti l'obiettivo di incentivare la diffusione di reti mobili 5G in grado di assicurare un significativo salto di qualità della connettività radiomobile mediante rilegamenti in fibra ottica delle stazioni radio base (SRB) e la densificazione delle infrastrutture di rete, al fine di garantire la velocità ad almeno 150 Mbit/s in downlink e 30 Mbit/s in uplink, in aree in cui non è presente, né lo sarà nei prossimi cinque anni, alcuna rete idonea a fornire connettività a 30 Mbit/s in tipiche condizioni di punta del traffico.
Il Piano Italia 5G, insieme alla “Relazione della mappatura reti mobili 2021”, è stato messo in consultazione pubblica dal 15 novembre al 15 dicembre 2021. La consultazione pubblica è avviata ai sensi del paragrafo 64 e 78, lettera b) degli Orientamenti dell’Unione Europea per l’applicazione delle norme in materia di aiuti di Stato in relazione allo sviluppo rapido di reti a banda larga.
All’esito della consultazione pubblica, il piano di intervento è stato notificato alla Commissione europea, secondo le norme (articolo 108, paragrafo 3) che regolano il Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea.
I bandi
Il 21 marzo 2022 sono stati pubblicati i due bandi per lo sviluppo delle reti 5G in Italia. I due interventi, per un totale di 3,7 miliardi di euro, sono finalizzati a rilegare in fibra ottica più di 10.000 siti radiomobili esistenti e a realizzare nuovi siti radiomobili 5G in più di 2000 aree del Paese. Il finanziamento pubblico previsto dai bandi arriverà a coprire fino al 90% del costo complessivo delle opere.
Il primo bando prevede incentivi sugli investimenti per la realizzazione di rilegamenti in fibra ottica di siti radiomobili esistenti fino al 90% del costo degli stessi. Il 13 giugno 2022 il bando è stato aggiudicato con con l'assegnazione di 725 milioni di euro. Destinatari, oltre 11.000 siti radiomobili che saranno collegati in fibra ottica entro il 2026. Gli esiti della gara sono disponibili sul sito di Infratel Italia.
Il secondo bando incentiva la realizzazione di nuove infrastrutture di rete mobili (fibra, infrastrutture e componenti elettroniche) con velocità di trasmissione di almeno 150 Mbit/s in downlink e 30 Mbit/s in uplink, anch’esse finanziate fino al 90% del costo complessivo. Il 28 giugno 2022 è stato aggiudicato il bando, con l'assegnazione di circa 346 milioni di euro.
Le tappe
Il 25 maggio 2021, il Comitato interministeriale per la Transizione Digitale (CiTD) ha approvato la Strategia italiana per la Banda Ultra Larga – “Verso la Gigabit Society” che, in attuazione del Pnrr, definisce le azioni necessarie al raggiungimento degli obiettivi di trasformazione digitale indicati dalla Commissione europea nel 2016 e nel 2021 rispettivamente con la Comunicazione (COM/2016/0587 final) sulla Connettività per un mercato unico digitale competitivo: verso una società dei Gigabit europea (cd. “Gigabit Society”) e con la Comunicazione (COM/2021/118 final) sulla Bussola per il digitale 2030: il modello europeo per il decennio digitale (cd. “Digital compass”).
Il 13 luglio 2021 il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza dell'Italia (PNRR) è stato definitivamente approvato con Decisione di esecuzione del Consiglio, che ha recepito la proposta della Commissione europea. In particolare il Piano Italia 5G fa parte della Componente 1, Missione 2, Investimento 3.2. del piano PNRR.
Dal 10 giugno al 31 agosto è stata effettuata la mappatura su tutto il territorio nazionale per individuare le aree nelle quali è necessario un intervento pubblico volto a raggiungere gli obiettivi di connettività previsti nel Piano “Italia 5G”, nell’ambito della “Strategia nazionale per la banda ultralarga – Verso la Gigabit Society”. 4 operatori (Iliad Italia s.p.a., Telecom Italia s.p.a., Vodafone Italia s.p.a. e Wind Tre s.p.a.) hanno partecipato.
Dal 16 novembre al 15 dicembre si è svolta la consultazione pubblica sulla bozza del Piano Italia 5G.
Il 1 febbraio 2022, in base al riscontro ottenuto dagli operatori nell’ambito della consultazione pubblica effettuata, il Piano Italia 5G è stato notificato alla Commissione europea per la richiesta di aiuto di stato.
Il 21 marzo 2022 sono stati pubblicati i due bandi per lo sviluppo delle reti 5G in Italia.
Il 13 giugno 2022 è stata assegnata la gara per potenziare le reti radiomobili 5G.
1l 28 giugno 2022 è stata assegnata la gara per la densificazione delle reti 5G.
Il 29 luglio 2022 sono stati firmati i contratti per l’avvio dei lavori relativi ai bandi Italia 5G e Italia a 1 Giga.
Strategia Banda Larga
La Strategia nazionale per la Banda Ultra Larga – “Verso la Gigabit Society”, è stata approvata il 25 maggio 2021 dal Comitato interministeriale al fine di promuovere lo sviluppo delle infrastrutture di telecomunicazione, fisse e mobili, definendo le azioni necessarie al raggiungimento degli obiettivi di trasformazione digitale indicati dalla Commissione europea nel 2016 (la cosiddetta “Gigabit Society”) e nel 2021 (cd. “Digital Compass).
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