Intervista del Sottosegretario Butti a "La Provincia di Como"

Tra i temi toccati: la Strategia nazionale per la Banda Ultra Larga, la sanità digitale e il PNRR

Data 09 agosto 2023
Fonte

LA PROVINCIA DI COMO

Argomenti Banda Ultra LargaFascicolo Sanitario Elettronico
Foto Alessio Butti

Nell’ultimo consiglio dei ministri il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega a Innovazione e Digitalizzazione Alessio Butti ha sottoposto la nuova “Strategia nazionale per la Banda Ultra Larga, per il triennio 2023-2026” (già deliberata dal Comitato Interministeriale per la Transizione Digitale). Investimenti che riguardano Comuni,ospedali e anche le Olimpiadi. Per il territorio comasco ,ad esempio, sono già stati investiti oltre 35 milioni di euro (suddivisi tra 148 Comuni, quasi 700mila euro per 67 scuole per la migrazione in cloud e oltre 2 milioni di euro per la “connessione” di 138 scuole).

Qual è l’obiettivo?

Recuperare il tempo perduto dai precedenti governi, cambiando completamente il paradigma con grande attenzione per il territorio. Lo scopo è quello di connettere il Paese. Senza connessioni non possiamo infatti dialogare con la pubblica amministrazione, non possiamo avere interoperabilità delle banche dati, il 5g con tutti i servizi e ancora le smart cities o la sicurezza nelle nostre città. Vogliamo rendere più semplice la vita dei cittadini e delle imprese e meno costosi i servizi.

Lei ha parlato poco fa di ritardi. Cosa significa?

L’assenza, da tempo, di una vera politica industriale del settore, la presenza di nodi di sistema irrisolti da anni per mancanza di decisioni o per decisioni sbagliate. Infine, i ritardi nella realizzazione delle infrastrutture di rete, che sono purtroppo sotto gli occhi di tutti. Abbiamo ereditato una situazione davvero critica e la nuova Strategia Nazionale intende dare risposte anche ai punti di debolezza che sono pesantemente emersi nell’attuazione dei vari piani di sviluppo della connettività in corso, sia pubblici che privati. Negli anni scorsi non sono stati rispettati gli obiettivi che lo Stato aveva imposto ai concessionari, che hanno mancato i target interni e rischiamo per questo di perdere anche quelli europei. Se ciò accadesse, per errori del passato, butteremmo dalla finestra denaro pubblico.

E le risposte quali sono?

Velocizzare i tempi procedurali e burocratici. Abbiamo ad esempio fatto un accordo con Ferrovie dello Stato per utilizzare i 17mila km di sedime ferroviario per posare la fibra portandola, di conseguenza, anche nelle zone più remote e densifichiamo la tecnologia, che significa wi-fi. So che anche Trenord è interessata ad approfondire. Ho già assunto impegni in agosto per capire se quella tipologia di accordi si possa estendere anche a loro. Per mettere la fibra non si deve solo scavare, lo dico per la felicità dei sindaci che si ritrovano con le strade a pezzi per l’incuria dei subappaltatori, ma si può fare in modalità “aerea”. Per questo c’è un dialogo aperto con Enel e la stessa Tim per poter utilizzare i loro pali o tralicci per poter stendere fibra. Si risparmia tempo e denaro. Siamo il primo Governo ad utilizzare l’Edge cloud computing , che migliora in modo straordinario l’accesso alle informazioni, anche video trasmesse. Il dato viene infatti raccolto ed elaborato più vicino al fruitore.

Quanto state investendo?

Le risorse stimate, per un orizzonte temporale di tre anni, ammontano a circa 2,8 miliardi di euro. Ulteriori risorse saranno individuate nell’ambito dei fondi già disponibili presso le amministrazioni interessate, a partire dal Dipartimento per la Trasformazione Digitale da me diretto. Ci saranno interventi trasversali (connettività fissa e mobile), per lo sviluppo delle reti fisse, per quelle mobili e infine a sostegno della domanda per le famiglie e per le imprese.

E per la connettività fissa?

Tra gli obiettivi ricordo l’estensione fino al 2035 dei servizi dell’attuale piano “Scuola connessa” del Pnrr, un nuovo piano “Comuni connessi”, per fornire per 5 anni servizio di connettività di rete a circa 3.000 Comuni e ancora l’estensione dell’attuale piano “Collegamento isole minori”, la “Sanità connessa”. A questo si aggiungono gli uffici postali con il progetto Polis e l’adeguamento della connettività ultraveloce, per la gestione dei Servizi sicurezza pubblica e gestione delle emergenze.

Il tema della sanità è uno di quelli che più interessa i cittadini...

Tutti parlano di sanità digitale, telemedicina e fascicolo sanitario elettronico: cose su cui stiamo lavorando intensamente, ma per farlo in modo efficace abbiamo bisogno di connettività. Pensiamo alle cure da casa: lo si può fare se c’è connettività che possa consentire la telemedicina e la teleassistenza, soprattutto in penuria di medici. Ho promosso altri interventi anche per le strutture ospedaliere del nord Lombardia, tra cui l’Asst Lariana, il Sant’Anna a Como e Menaggio. Poi stiamo dialogando con il Valduce anche per alcuni progetti legati all’intelligenza artificiale, indispensabile per la riabilitazione a Villa Beretta. Parliamo di interventi non a costo della sanità, ma degli operatori con cui andremo a coprire anche i segnali interni alle strutture. Non ci saranno problemi di comunicazione per i medici e per i pazienti e senza alcuna interferenza con le apparecchiature elettromedicali.

Si parla tanto di 5G...

Puntiamo alla realizzazione di infrastrutture 5G di proprietà pubblica, lungo la rete ferroviaria, ad esempio, con priorità lungo le tratte ad alta velocità e lungo le principali strade e gallerie, a partire da quelle che servono le sedi dei “XXV Giochi olimpici invernali Milano - Cortina 2026”. Questo vuol dire che avremo finalmente wi-fi efficiente a bordo dei treni e continuità di servizio lungo i percorsi autostradali. Il cellulare in galleria non salterà più e questa è stata una richiesta arrivata anche da chi si occupa di urgenza ed emergenza.

Sul Lario quali sono le gallerie?

In totale sono 21: sulla Regina (da Brienno a Oria, da Cernobbio a Menaggio e Dongo) e le gallerie di Brogeda e Quarcino.

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