Intervista del Sottosegretario Butti a La Provincia di Como

Addio alla "plastica" la patente (e non solo) diventa un Qr Code

Data 03 marzo 2024
Fonte

LA PROVINCIA DI COMO

Argomenti Carta d’Identità ElettronicaDigital Wallet

Una sperimentazione per avviare la "dematerializzazione" dei documenti. Riguarda la patente di guida che, in futuro, sarà digitale e accessibile dal proprio smartphone e sarà racchiusa in un Qrcode. A spiegare il passaggio tra la "carta" e il "virtuale" è il sottosegretario all'Innovazione tecnologica, il comasco Alessio Butti.

Patente digitale dematerializzata. Che differenza c'è con la tesserina che abbiamo tutti?

A parte minori costi di produzione e una maggior sensibilità ambientale, quando sarà anche eliminato il supporto plastico nel medio periodo, a parte lo smantellamento della burocrazia e della perdita di tempo per cittadino e Stato nella fase di richiesta e rilascio del documento, a parte la comodità di poter scegliere tra una App sul proprio smartphone che ospita i documenti pubblici e i documenti fisici che affollano le nostre tasche, a parte la certezza di evitare multe e fastidi nel caso dimenticassimo la tessera di plastica (altissima la percentuale di multati per questo motivo, mentre è molto più difficile perdere il proprio smartphone) a parte tutto ciò - che non mi sembra poco - la sperimentazione ci consente non solo di semplificarci la vita nel pieno rispetto di privacy ma anche di essere al passo con l'Europa che sta già lavorando sull'interoperabilità dei vari documenti nel contesto continentale.

E come funziona?

Il funzionamento sarà semplice e immediato e riguarderà molti altri documenti. Ad esempio, sono già in fase di sperimentazione, oltre alla patente, la tessera sanitaria e la carta europea della disabilità. A questi si aggiungeranno poi altri "attributi" e attestati di natura pubblica, come i titoli di studio o il tesserino professionale. Nel caso della patente, se ci viene richiesto, esibiamo il nostro smartphone che ospiterà un Qrcode e le forze di polizia "leggono" tutti i dati della patente. Fine. E questo ci consente di ridurre al massimo i rischi di furto, falsificazione o smarrimento del documento. Inoltre, i dati si aggiornano in tempo reale qualora cambiassimo residenza o altro. Qualcuno obietta che ci possono rubare lo smartphone, vero. Però prima devono "entrare" nel telefono sbloccandolo, poi devono entrare nell'AppIo e nella sezione del wallet (che sarà ulteriormente protetta), praticamente impossibile. Perciò scarichiamo AppIo che in futuro con Cie (ora anche con Spid) ci consentirà di accedere a tutti i servizi della pubblica amministrazione.

Da quando parte? Siamo pronti secondo lei?

La sperimentazione è già in corso e proprio questa settimana l'Europarlamento ha licenziato il regolamento Eidas 2 con cui il nostro "wallet" (portafoglio) sarà coerente. Entro luglio saranno attivate le prime tre credenziali di cui ho parlato, entro settembre opereremo un confronto tra la sperimentazione in corso e i decreti attuativi della norma ed entro fine anno - se tutto, come credo, procederà per il verso giusto - lanceremo ufficialmente il wallet pubblico per cui con l'AppIo saremo in grado di attivare il wallet con Cie e Spid, caricare i tre documenti citati anche per l'utilizzo online e tutti gli altri pubblici che ci serviranno. Entro luglio 2026 entreremo in questi servizi solo con Cie, unica identità pubblica rilasciata dallo Stato con tutte le garanzie del caso. Almeno all'inizio non sarà obbligatoria, occorre una fase di transizione.

Ma sarà obbligatorio avere l'AppIo?

Sì certo, per utilizzare l'IT wallet.

Ma se una persona non possiede lo smartphone o ha con sé la tessera di plastica, va bene lo stesso?

Le "tessere di plastica" continueranno ad avere pieno lavoro. L'IT wallet non sarà obbligatorio. Semplicemente, consentirà a tutti coloro che se ne doteranno una grande comodità e sicurezza nell'accesso ai propri documenti, ai servizi pubblici online e molto altro.

Se una persona anziana rinnova la patente e non ha lo smartphone rischia di trovarsi in difficoltà però...

Ormai lo smartphone è uno ggetto diffusissimo, ma abbiamo previsto anche di mitigare le criticità eventualmente emergenti. Nello sviluppo di IT wallet, grandissima attenzione stiamo ponendo nell'usabilità della soluzione, che dovrà risultare una delle più semplici in circolazione. Nessuno dovrà restare indietro.

Tra i vantaggi c'è che si evita il furto, la falsificazione, eccetera...

Assolutamente sì. La digitalizzazione è di grandissimo aiuto quando parliamo di furto e falsificazione, anche perché le credenziali digitali potranno essere "sospese" su richiesta dell'utente, proprio come oggi si fa con le carte di debito e di credito. La falsificazione invece sarà impossibile, le credenziali nel wallet avranno livelli di sicurezza impenetrabili.

Chi la rinnova non dovrà quindi più aspettare nulla?

Esatto, saprà in anticipo quale sarà la data discadenza e a regime potrà rinnovare il documento direttamente dal wallet, se non dovrà prima fare magari qualche esame nel modo fisico (ad esempio quello della vista, per il rinnovo della patente, fatto il quale però, l'amministrazione sarà in grado in tempo reale di conoscerne l'esito e rilasciare il rinnovo della licenza di guida direttamente al cittadino sul proprio wallet).

Oggi c'è l'obbligo di portare con sé la tessera (multa da 42 a 430 euro).

Avendo con sé lo smartphone con IT wallet, non sarà necessario avere nel portafoglio carta d'identità, patente o altri strumenti identificativi. Come ho anticipato, l'identificazione da parte delle forze dell'ordine avverrà tramite un Qrcode semplice e sicuro, poiché il wallet consentirà anche l'identificazione dell'utente, sia nel mondo fisico, che in quello digitale. Ricordiamo che nel wallet, oltre ai documenti e agli attestati del cittadino, ci sarà il suo set di dati per la sua identificazione da parte delle autorità e dei service provider.