Intervista del Sottosegretario Butti a "Corriere del Veneto"
Butti sul Fascicolo elettronico: "Il Veneto è avanti, lo usano tutti i medici e un paziente su quattro"
Fascicolo elettronico: "Il Veneto è avanti lo usano tutti i medici e un paziente su quattro"
Corriere del Veneto
Nonostante ogni tanto si inceppi, il Fascicolo sanitario elettronico (Fse) in Veneto ha raggiunto risultati superiori alla media nazionale. Lo ha rivelato ieri Alessio Butti, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio per l’Innovazione, al convegno sui progressi in medicina organizzato all’ospedale di Venezia da «Motore Sanità».
"Ci stiamo occupando del fascicolo sanitario elettronico 2.0 da due anni ma ne sento parlare dal 1998 — ha detto — c’è stato un problema di attivazione. Abbiamo coinvolto nel progetto le Regioni che lo hanno avviato e l’esperienza del Veneto è stata seriamente presa in considerazione anche per la percentuale di popolazione che lo utilizza: il 25%. È un buon parametro, superiore di 4 punti alla media nazionale e salirà dopo il lancio delle campagne di comunicazione che spiegheranno alla popolazione i vantaggi del Fse."
Quali sono?
"La possibilità di selezionare o revocare il medico di famiglia o il pediatra di libera scelta, di prenotare una prestazione specialistica con pagamento del ticket, di gestire le esenzioni, di scaricare le ricette. E soprattutto il Fse è la carta d’identità sanitaria di ogni cittadino, ne contiene anamnesi, esami, cartella clinica, evitandogli di portarsi dietro la documentazione cartacea a ogni nuova visita.
È «leggibile» in tutta Italia?
"Stiamo lavorando per renderlo interregionale ma anche utilizzabile in Europa."
Nel Veneto quasi la totalità di medici di famiglia, pediatri di libera scelta e specialisti utilizza il fascicolo sanitario elettronico. Un record?
"Sì, la Regione Veneto eccelle in tal senso: il 98% di questi professionisti ha effettuato almeno un’operazione nel primo trimestre 2025, rispetto a una media nazionale del 95%. Inoltre è abilitato alla consultazione il 100% degli specialisti, a fronte del 72% a livello italiano. Indicatori cresciuti in pochi mesi, ma tutto il progetto è in evoluzione."
Cioè?
*"Richiede un altro anno di lavoro e nel frattempo i dati vengono aggiornati ogni 15 giorni. Li monitoriamo costantemente e distinguiamo quelli amministrativi dagli indicatori clinici e sanitari che, in forma anonima, ci interessano per la ricerca. Per esempio per alimentare protocolli internazionali sullo stato di salute del nostro Paese, per piani di prevenzione o profilassi».
Ogni tanto però c’è qualche problema di accesso, l’utente non riesce a utilizzarlo anche per intere giornate.
*"È un problema superabile, spesso dipende dalla connessione: tutto funziona se la connettività è al massimo. Abbiamo ereditato una situazione pessima in tal senso, so che pure in Veneto diversi sindaci si lamentano per la posa della fibra ottica. Stiamo studiando piani risolutivi».
È successo che non riuscissero a «parlarsi» i software di Usl della stessa regione, o quelli dei medici di famiglia con i sistemi di ospedali e poliambulatori convenzionati.
*"Lo sappiamo, ci sono software che non dialogano traloro e il nostro obiettivo è di arrivare a far utilizzare a tutti i sistemi lo stesso linguaggio. Mettere d’accordo i sistemi anche solo di 21 Regioni non è semplice, ma siamo già a buon punto, siamo soddisfatti, è una rivoluzione che porterà solo benefici alla gente».
Come spiegarla?
"È la più grande operazione di digitalizzazione della sanità di sempre, se n’è accorta anche l’Unione Europea: gestiamo miliardi di dati, ma per il cittadino è tutto molto semplice. Una volta inseriti i propri, non deve più fare nulla, se non autorizzare il medico di famiglia e gli specialisti che sceglie ad accedere al suo Fse. L’88% dei veneti ha concesso questo consenso e sono sicuro che a breve saranno il 98%."
E la privacy?
"La responsabilità è di chi detiene i dati, che confluiscono nel polo strategico nazionale insieme a quelli sensibili della pubblica amministrazione, in assoluta garanzia. Insieme al Garante della Privacy abbiamo elaborato due decreti proprio per assicurare la tutela e la massima riservatezza."