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Intervista al Sottosegretario Butti a "Il Sole 24 ORE"

It Wallet allineato alle regole europee. Primo test a settembre

Il sottosegretario conferma il lancio ufficiale per gennaio 2025.

Data 15 maggio 2024
Fonte

Il Sole 24 Ore

Ridisegnare l'identità digitale tutelando trasparenza e sicurezza. Semplificare l'esperienza degli utenti nella fruizione di servizi fisici e online. Rendere più smart le relazioni con la Pubblica amministrazione. Sono tre degli obiettivi che il Governo punta a raggiungere con l'It Wallet, il primo portafoglio digitale ad avere valore di legge che raccoglierà i documenti essenziali per il cittadino (dalla carta d'identità alla patente) e, da inizio 2025, sarà utilizzabile su qualsiasi smartphone. Un progetto che, inserendosi nel quadro dello European digital identity wallet (Eudi), rappresenta «una pietra miliare nel percorso di digitalizzazione dell'Italia». Parola del senatore Alessio Butti, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all'innovazione tecnologica.

L'It Wallet è stato presentato come una delle leve dell'iter di digitalizzazione del Paese. A che punto siamo?

Siamo in una fase di sviluppo avanzata, con la prima attivazione delle versioni digitali di documenti fondamentali come la tessera sanitaria, la patente e la carta europea della disabilità prevista entro luglio 2024. Da settembre 2024, con l'avvio di una fase di test, l'It Wallet sarà progressivamente reso disponibile a una platea più ampia di utenti. Al tempo stesso, proseguirà la stesura dei decreti attuativi necessari per definire le regole dell'intero ecosistema del wallet (e chiarire la funzione della firma digitale, ndr). Il lancio ufficiale pubblico è previsto per gennaio 2025, quando i cittadini italiani potranno scaricare l'ultima versione dell'App Io e attivare il wallet con Cie o Spid.

Per l'entrata a regime dell'Eudi Wallet si punta al 2026, per l'It Wallet si parla di 2025. Perché questa accelerazione? E come dialogheranno i due portafogli?

L'accelerazione dell'iter rispetto all'Eudi Wallet è una scelta strategica volta a posizionare l'Italia come leader nell'adozione delle tecnologie digitali e nella compliance coi nuovi regolamenti europei sull'identità digitale. Questa mossa permetterà di testare e perfezionare l'infrastruttura digitale del Paese in vista della piena interoperabilità transfrontaliera prevista dall'Eudi Wallet nel 2026. I portafogli di diversi Paesi europei dialogheranno tramite un'architettura interoperabile che consentirà il riconoscimento reciproco delle identità digitali e delle credenziali, garantendo un accesso agevole e sicuro ai servizi transfrontalieri.

Con l'It Wallet il Governo punta a raggiungere il riordino dell'identità digitale, dirottando tutto su un solo strumento. Quali saranno gli effetti?

L'introduzione dell'It Wallet comporterà una significativa semplificazione per gli utenti, che potranno gestire identità digitali e credenziali in un unico strumento, riducendo la necessità di intermediari e aumentando sicurezza e trasparenza. Per gli erogatori di servizi, pubblici e privati, l'It Wallet faciliterà l'accesso e la verifica delle credenziali, ottimizzando i processi di erogazione e migliorando l'efficienza operativa.

E come cambierà il rapporto del cittadino con la Pubblica amministrazione?

Il Wallet trasformerà il rapporto tra cittadini e Pa, rendendo i processi più veloci, sicuri e accessibili. I cittadini avranno maggiore controllo sulla propria identità digitale e sui dati trasmessi, potendo esibire le proprie credenziali in modo semplice e sicuro sia di persona sia online. Questo rafforzerà la fiducia nel sistema pubblico e aumenterà la partecipazione dei cittadini ai servizi digitali offerti dalla Pa. Inoltre, la possibilità di presentare documenti e credenziali digitali ridurrà la burocrazia e velocizzerà i tempi di risposta da parte della Pa.

Passiamo alla sicurezza. L'introduzione del Wallet pone il problema sia rispetto ai filtri d'accesso ad alcuni servizi sia alla condivisione di dati personali con terzi. Come intendete muovervi?

La sicurezza è una priorità assoluta. Non a caso, per l'accesso a servizi che richiedono un livello di sicurezza maggiore, sarà necessario l'uso della Cie per l'attivazione del portafoglio e di specifiche funzionalità, in linea col regolamento europeo eIDAS2. La sicurezza garantita dallo Stato è uno dei motivi per cui ho scelto di puntare sulla Cie da subito. Per quanto riguarda la condivisione di dati personali con terzi, il Wallet permetterà agli utenti di scegliere quali informazioni condividere, minimizzando i dati esposti e garantendo massima trasparenza e controllo.

In tema di digitalizzazione, quali sono i prossimi obiettivi del Governo?

Negli ultimi i8 mesi il Governo Meloni ha dimostrato un impegno concreto nell'innovazione e nella digitalizzazione del Paese. Dai risultati ottenuti nell'assegnazione delle risorse del Pnrr tramite il portale Pa Digitale 2026 fino al raggiungimento degli obiettivi Pnrr in ambiti come il cloud, stiamo costruendo, insieme a enti locali, cittadini e imprese, l'infrastruttura e la cultura digitale del futuro. Intendiamo continuare su questa strada con la massima caparbietà. I progetti in fase di esecuzione avanzata sono molti, ma voglio citare il Ddl sull'intelligenza artificiale, approvato dal Consiglio dei ministri e pronto a iniziare l'iter parlamentare, e il Fascicolo sanitario elettronico (Fse), che presenteremo a brevissimo e rappresenterà un momento fondamentale nella digitalizzazione del settore sanitario.