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Prima audizione parlamentare per il Sottosegretario Alessio Butti

Innovazione, trasparenza e informazione le basi per la crescita del Paese

Data 15 dicembre 2022
Argomenti PA digitale 2026Italia digitale 2026

Martedì 13 dicembre presso la Commissione IX della Camera e mercoledì 14 dicembre presso le Commissioni riunite 1a e 8a del Senato si è tenuta la prima audizione parlamentare del sottosegretario Butti, che ha fatto il punto sull’avanzamento delle azioni previste dal PNRR e sulle linee d’indirizzo inerenti innovazione e trasformazione digitale, suddivise in sei grandi aree:

  • connettività e politiche strategiche per la realizzazione e il miglioramento delle reti di telecomunicazioni;
  • digitalizzazione delle PA e dei servizi pubblici;
  • competenze digitali;
  • Agenda digitale europea;
  • innovazione digitale;
  • investimenti per le imprese innovative.

Connettività e reti di telecomunicazioni

La connettività, ha sottolineato il Sottosegretario Butti, “è la principale condizione abilitante per portare a termine tutti gli interventi in tema di digitalizzazione”, per garantire opportunità di sviluppo personali e professionali, favorire l’innovazione e la competitività delle imprese, semplificare i rapporti tra la Pubblica Amministrazione e i cittadini. Le principali azioni in quest’area riguardano:

  1. la realizzazione della Rete Nazionale, con l’obiettivo di tutelare gli interessi nazionali, delle società coinvolte e dei loro azionisti; garantire il controllo pubblico dell’infrastruttura, dare attuazione alle norme nazionali e comunitarie, e garantire gli equilibri economici, finanziari e occupazionali.
  2. le reti 5G, dove, spiega il Sottosegretario, grazie a una dotazione di circa due miliardi di euro “stiamo approntando un piano strategico che si fonda su due pilastri”: quello del pubblico a favore del privato, dove sfruttare risorse avanzate per circa 900 milioni di euro; e quello del pubblico a favore del pubblico, per abilitare servizi innovativi basati sulla tecnologia 5G.
  3. il Piano Italia a 1 Giga, Scuola connessa, Sanità connessa, Collegamento isole minori, dove rispettivamente gli obiettivi sono di connettere 8,5 milioni di unità immobiliari in aree a fallimento di mercato grazie a risorse pari a circa 3,8 miliardi; di raggiungere con la fibra ottica diecimila istituti scolastici e 12 mila strutture sanitarie, e di connettere 18 isole tramite cavi sottomarini.

Digitalizzazione della PA

Ad oggi oltre il 90% dei Comuni italiani ha aderito ad almeno uno degli Avvisi promossi tramite la piattaforma Pa digitale 2026. In particolare, oltre cinquemila amministrazioni sono state ammesse ai finanziamenti per la migrazione di dati e servizi in cloud; poco meno di quattromila possono contare su risorse per l’estensione delle piattaforme sull’identità digitale, e altri 3.000 Comuni hanno avuto accesso ai fondi per l’AppIO e a quelli per PagoPA (2.800 Comuni).

Per quanto riguarda, invece, i servizi digitali, i principali interventi realizzati o pronti a partire sono:

  • Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPR), con la possibilità per i cittadini di scaricare 14 tipologie di certificati anagrafici, modificare i propri dati ed effettuare cambi di residenza su tutto il territorio nazionale.
  • Piattaforma Digitale Nazionale Dati, che dopo una fase di sperimentazione è operativa e aperta a tutte le amministrazioni che intendono aderire, anche grazie agli Avvisi su PA digitale 2026.
  • Piattaforma referendum digitale, per la quale si sta realizzando l’integrazione in ANPR delle informazioni relative all’iscrizione nelle liste elettorali.
  • App IO, scaricata ad oggi da 31,9 milioni di persone, con oltre settemila amministrazioni che hanno già messo a disposizione i propri servizi online.
  • PagoPA, utilizzata da circa 41 milioni di persone fisiche e oltre 2 milioni di imprese, con 7.884 Comuni aderenti alla piattaforma.
  • Identità digitale, con SPID oggi in possesso di 33,2 milioni di cittadini e la Carta d’Identità Elettronica adottata da 32,4 milioni di cittadini.
  • Interoperabilità, cloud e sicurezza cibernetica, dove è in fase di conclusione l’asseverazione, da parte di un esperto indipendente, delle infrastrutture cloud del Polo Strategico Nazionale (PSN).
  • Sanità digitale, con gli obiettivi del PNRR che prevedono il completamento del Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) e il progetto di Telemedicina, attività che vedranno il pieno coinvolgimento delle Regioni e, per le parti di competenza, dell’Autorità per la Protezione dei Dati Personali.

Competenze digitali

Si tratta di un tema che riguarda sia la funzione pubblica, dove grazie alle assunzioni previste dal PNRR verranno inserite conoscenze e competenze adeguate anche in chiave di trasformazione digitale; sia la popolazione, con il progetto Repubblica Digitale. In questo caso, le tre misure principali promosse dal Dipartimento sono: il Servizio Civile Digitale, la Rete dei servizi di facilitazione realizzata insieme a Regioni e Province Autonome, e il Fondo per la Repubblica digitale.

Agenda digitale europea

Il sottosegretario Butti ha inoltre ribadito la collaborazione con la Commissione europea su temi inerenti l’identità digitale, il governo dei dati, la sicurezza cibernetica, i servizi e prodotti digitali, “aree applicative - ha sottolineato - che devono muoversi in assonanza con le indicazioni delle autorità europee”.

Innovazione digitale

Tra le azioni previste, anche il rilancio dell’innovazione digitale, a partire dai progetti di mobilità intermodale con la sperimentazione di Servizi MAAS (Mobility as a service) e di Mobilità Aerea Avanzata. Progetti che consentiranno di rivoluzionare la mobilità urbana, migliorando tanti aspetti del vivere quotidiano, dalla famiglia, al lavoro, fino alle attività produttive.

Investimenti per le imprese innovative

Nelle intenzioni del Sottosegretario,l’innovazione passa anche dal rilancio di “Sperimentazione Italia” il programma che consente a startup, imprese, università e centri di ricerca di poter sperimentare un proprio progetto innovativo attraverso una deroga temporanea alle norme vigenti. Un percorso semplificato per aprire la porta alle sperimentazioni di tecnologie emergenti e di iniziative ad alto valore tecnologico, con impatti positivi per cittadini, PA e imprese.

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