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Audizione Commissioni riunite: I Affari costituzionali e IX Trasporti, poste e telecomunicazioni

Aggiornamento alla Camera dei Deputati sullo stato di attuazione delle misure PNRR relative alla transizione digitale

Data 29 novembre 2023
Argomenti DipartimentoInnovazione

INTRODUZIONE

*Signor Presidente, Onorevoli colleghe, Onorevoli colleghi Grazie per l'opportunità di poter illustrare in questa sede gli elementi che caratterizzano lo stato di avanzamento dei progetti e dei principali dossier della Trasformazione Digitale del PNRR che mi sono affidati.

Come già precedentemente condiviso considero questa sede un luogo imprescindibile di confronto e di reciproca collaborazione.

Procederò quindi a condividere con Voi un breve aggiornamento seguendo l'ordine progressivo delle misure del PNRR interessate:*

• M1.C1 - 1.1 INFRASTRUTTURE DIGITALI • M1.C1 - 1.2 MIGRAZIONE VERSO IL CLOUD • M1.C1 - 1.3.1 PDND: PIATTAFORMA DIGITALE NAZIONALE DATI • M1.C1 - 1.3.2 SDG: SINGLE DIGITAL GATEWAY • M1.C1 - 1.4.1 CITIZEN EXPERIENCE • M1.C1 - 1.4.2 ACCESSIBILITY IMPROVEMENT • M1.C1 - 1.4.3 PagoPA & AppIO • M1.C1 - 1.4.4 SPID & CIE • M1.C1 - 1.4.4 ANPR • M1.C1 - 1.4.4 ANAGRAFI DEI CITTADINI • M1.C1 - 1.4.5 PIATTAFORMA NOTIFICHE DIGITALI • M1.C1 - 1.4.6 - MaaS (Mobility as a Service) • M1.C1 - 1.5 CYBERSECURITY • M1.C.1 - 1.6.1 DIGITALIZZAZIONE MINISTERO DELL'INTERNO • M1.C.1 - 1.6.2 DIGITALIZZAZIONE MINISTERO DELLA GIUSTIZIA • M1.C.1 - 1.6.3.A DIGITALIZZAZIONE DELL’INPS • M1.C.1 - 1.6.3.B DIGITALIZZAZIONE DELL’INAIL • M1.C.1 - 1.6.4 DIGITALIZZAZIONE DEL MINISTERO DELLA DIFESA • M1.C.1 - 1.6.5 DIGITALIZZAZIONE DEL CONSIGLIO DI STATO • M1.C.1 - 1.6.6 DIGITALIZZAZIONE DELLA GUARDIA DI FINANZA • M1.C1 - 1.7.1 SERVIZIO CIVILE DIGITALE • M1.C1-1.7.2 RETE DI FACILITAZIONE DEI SERVIZI DIGITALI • M1.C2 - 3.1.1 ITALIA A 1 GIGA • M1.C2 - 3.1.2 ITALIA 5G • M1.C2 - 3.1.3 SCUOLA CONNESSA • M1.C2 - 3.1.4 SANITÀ CONNESSA • M1.C2 - 3.1.4 ISOLE MINORI

Il programma ci assegna circa 13 miliardi di risorse per la digitalizzazione della PA e per lo sviluppo della connettività del Paese con reti ultraveloci.

Più di 6 miliardi sono dedicati alla digitalizzazione della Pubblica Amministrazione con progetti che abbracciano tutte le componenti di un processo di digitalizzazione, dalle infrastrutture, che devono essere portate in cloud per assicurare la scalabilità e la resilienza, alla Cybersicurezza, alle piattaforme abilitanti per assicurare interoperabilità, servizi di notifica e pagamento, all’interfaccia della PA verso i cittadini, fino agli interventi sulle competenze digitali degli utenti.

Una rivoluzione che non potrebbe essere possibile senza la giusta infrastruttura che assicuri la connettività a cittadini, imprese e PA: per questo sono previsti 6,7 miliardi destinati ai progetti per il collegamento in fibra e 5G per tutte le aree ancora non raggiunte da questi servizi e con interventi mirati dedicati a scuole, sanità ed isole minori.

Un programma che vede coinvolte - come soggetti attuatori - tutte le pubbliche amministrazioni, oltre 22.000 soggetti che stanno realizzando oltre 58.000 progetti: una tale mole di enti e progetti non si sarebbe potuta gestire senza delle radicali innovazioni amministrative (cito il meccanismo delle “lump sum” nell’erogazione dei fondi) e di organizzazione (voglio citare la creazione di un Transformation Office con oltre 200 persone dedicato a supportare gli enti in tutte le fasi del processo).

Tutto questo ci ha portato a mantenere le promesse, raggiungendo e certificando le prime 15 milestone e target sulle 64 previste per tutti i nostri interventi, e ci pone in linea con il raggiungimento delle successive, come vi andrò a dettagliare intervento per intervento nel seguito dell’esposizione.

M1.C1 - 1.1 INFRASTRUTTURE DIGITALI

L’investimento indirizza amministrazioni centrali ed ASL alla migrazione degli applicativi, tipicamente residenti in server non sicuri presso le sedi delle Amministrazioni, verso il PSN.

L’obiettivo finale a giugno 2026 è di avere 280 enti migrati al PSN.

Sono stati emessi 3 avvisi dedicati alle Amministrazioni Centrali di grandi dimensioni, alle ASL/AO, alle amministrazioni centrali di medio-piccole dimensioni (avviso tuttora in corso).

Le adesioni ottenute ad oggi (203) e l’andamento delle attività è in linea con gli obiettivi finali.

Per quanto riguarda le ASL/AO si è adottata, su mia convinta indicazione, una nuova strategia, che possiamo definire di “cloud federato”: al PSN sono stati affiancati i Data Center regionali per le regioni che hanno intrapreso il percorso di adeguamento delle proprie infrastrutture per ospitare i dati critici come da regolamento ACN. Per questo alle ASL/AO è stata offerta l’opportunità di decidere la destinazione dei propri servizi tra PSN e Cloud Regionali. Tale scelta strategica si è dimostrata in linea con le aspettative dei nostri territori. 130 ASL hanno infatti scelto di portare almeno parte dei propri servizi presso il PSN.

Da ultimo si evidenzia che nell’ambito del contenzioso avviato da Fastweb e Aruba, nei confronti della cordata Tim-CDP-Leonardo-Sogei, relativamente al diritto di prelazione esercitato per la realizzazione e gestione dell’infrastruttura, il Consiglio di Stato con sentenza n. 05099/2023 pubblicata il 24 ottobre 2023 ha ritenuto illegittimo l’esercizio di tale diritto di prelazione. Sono in corso le necessarie interlocuzioni con l’Avvocatura Generale dello Stato e gli uffici della Struttura di Missione del PNRR per verificare gli effetti della citata sentenza. Da prime interlocuzioni con l’Avvocatura Generale dello Stato e dalla lettura della sentenza emergerebbe che, per effetto dell’art. 48 comma 4 del D.L. Semplificazioni (77/2021), l’affidamento alla Società PSN non sarebbe in discussione.

M1.C1 - 1.2 MIGRAZIONE VERSO IL CLOUD

L’Investimento prevede la migrazione verso il Cloud delle Pubbliche Amministrazioni Locali (Comuni, Scuole e ASL/AO). Obbiettivo della misura è la migrazione del 75% delle pubbliche amministrazioni (12.464 enti) entro il 2026. La misura indirizza la migrazione degli applicativi di Comuni e Scuole verso soluzioni cloud qualificate. Lo scopo finale è di avere un “full migration” che consenta alle amministrazioni di dismettere i propri server non sicuri ed utilizzare soluzioni sicure, qualificate da ACN, in linea con la strategia Cloud Italia.

Abbiamo raggiunto e superato il target italiano previsto per settembre 2023 con la migrazione di oltre 1.100 enti locali che hanno migrato i loro servizi verso soluzioni Cloud Qualificate. A settembre 2024 è prevista la prossima Milestone Europea, che prevede la migrazione di 4.083 enti locali e stiamo lavorando per traguardare anche questo risultato.

Abbiamo raggiunto con successo tutti gli obbiettivi della misura che prevedevano: • la pubblicazione dei bandi e relativa aggiudicazione • superato il target di 12.464 con un’adesione di oltre 13.300 enti • la migrazione verso il Cloud Qualificato di 1.064 enti locali.

M1.C1 - 1.3.1 PDND: PIATTAFORMA DIGITALE NAZIONALE DATI

Ricordo che la Piattaforma Nazionale Dati Digitali (PDND) ha come finalità la piena interoperabilità delle basi dati delle PA centrali e locali per consentire la realizzazione del principio "once-only" (la PA non deve chiedere a cittadini e imprese dati che già possiede) e per la valorizzazione del capitale informativo delle Pubbliche Amministrazioni.

La PDND prevede la condivisione di dati tramite le cosiddette API (interfacce per programmi applicativi) ed è predisposta per autenticare e autorizzare gli enti (detti fruitori) per l’accesso sicuro ad API messe a disposizione da altri enti (detti erogatori). La misura comprende la realizzazione dell’infrastruttura tecnologica, l’adesione delle Pubbliche amministrazioni e la creazione di un Catalogo Nazionale Dati, ove i soggetti interessati possono trovare le modalità di fruizione dei dati di interesse.

La PDND è operativa da ottobre 2022 (in anticipo rispetto alla milestone M1C1-4 del 31/12/2022) e, ad un anno dalla sua apertura, accoglie più di 4000 enti tra Pubbliche Amministrazioni Centrali, Enti locali, Gestori di Servizi Pubblici e Enti Privati (al momento solo due, in fase di sperimentazione) che espongono circa 900 API.

Si tratta di un numero che ci consente di superare già oggi sia il target nazionale M1C1-18-ITA con scadenza al 31/12/2023 che prevede 90 API e il target EU M1C1-18 del 31/12/2024 che prevede 400 API. Ci rassicura inoltre per il target europeo finale M1C1-27 del 30/06/2026 che prevede 1000 API.

Si segnala inoltre che la PDND è entrata già da oggi nei processi amministrativi delle pubbliche amministrazioni e sta entrando nel settore privato. Molte pubbliche amministrazioni utilizzano, tramite PDND, i dati dell’anagrafe nazionale della popolazione residente, per verificare informazioni anagrafiche in loro possesso; il settore assicurativo si è predisposto per utilizzare, già da fine 2023, i servizi PDND per verificare dati relativi all’esistenza in vita dei titolari di rapporti finanziari.

È importante osservare che la PDND è diventata lo strumento abilitatore dei processi di trasformazione digitale della pubblica amministrazione, come, ad esempio, la digitalizzazione dell’ecosistema dei contratti pubblici, prevista dalle riforme del PNRR.

Come previsto dal Comitato interministeriale per la transizione digitale nel corso della seduta del 6 luglio u.s., è in fase di emanazione Direttiva della Presidenza del Consiglio dei ministri in tema di PDND, per illustrare a tutte le amministrazioni finalità, modalità e obblighi di adesione.

M1.C1 - 1.3.2 SDG: SINGLE DIGITAL GATEWAY

La misura mira a garantire la realizzazione del Single Digital Gateway (Sportello Unico Digitale), istituito dal Regolamento EU 2018/1724, attraverso la digitalizzazione e l’armonizzazione di 21 procedure che hanno l’obiettivo di semplificare per cittadini e imprese europee l’accesso ai servizi pubblici di un altro Stato. Sarà per esempio possibile chiedere il cambio di residenza, avviare attività commerciali, effettuare l’iscrizione a un corso universitario oppure richiedere la TEAM (Tessera europea di assicurazione di malattia) in un altro Paese EU completamente online, sfruttando l’interoperabilità europea per il recupero dei dati già in possesso delle PA.

L’Italia, unico Paese EU ad aver associato il finanziamento PNRR all’attuazione del relativo Regolamento Comunitario, risulta essere molto più avanti nell’implementazione degli interventi rispetto agli altri Paesi. A dicembre 2022, infatti, è stato raggiunto il target italiano che prevedeva lo sviluppo dell’80% dell'infrastruttura tecnica nazionale che permetterà l’accesso per i cittadini transfrontalieri ai servizi italiani.

Il progetto è attuato da AgID che ha provveduto a sottoscrivere gli accordi di sub-attuazione con quasi tutte le amministrazioni centrali titolari di procedure e sono in fase di finalizzazione quelli con alcune Regioni e Province Autonome. Sono in corso di finalizzazione, da parte delle singole PA subfornitrici, gli adeguamenti tecnici necessari per la digitalizzazione delle procedure e la loro disponibilità per gli utenti transnazionali. In corso i test di collaudo per l’integrazione tra i portali delle PA e le Componenti Nazionali. È stata richiesta la revisione del target M1C1-12 da 21 a 19 procedure in virtù del fatto che le procedure 12 e 13 non sono applicabili nel contesto normativo italiano.

M1.C1 - 1.4.1 CITIZEN EXPERIENCE

La misura mira a diffondere nelle scuole e nei comuni il modello di sito web e di servizi digitali al cittadino predisposto dal gruppo di Designers Italia del DTD. Tutti i cittadini potranno avere la stessa esperienza nell’interazione con il proprio comune aumentando considerevolmente i servizi digitali offerti dalle amministrazioni. La misura ha un grande impatto sia per la platea degli enti interessati sia per il valore economico messo a disposizione. Il target finale (Q2 2026) è pari all’80% delle amministrazioni che abbiano adottato il nuovo modello (circa 12.900 enti). Abbiamo in cantiere 13.377 progetti, un numero sufficiente a raggiungere il target finale della misura. Oltre l’80% delle amministrazioni ha individuato il fornitore ed iniziato i lavori. L’avanzamento dei progetti è in anticipo rispetto ai tempi necessari per raggiungere il target finale: è stato infatti raggiunto il target italiano di progetti completati (quarto trimestre 2023 pari a 1.620) lo scorso 30 settembre con 3 mesi di anticipo.

M1.C1 - 1.4.2 ACCESSIBILITY IMPROVEMENT

La misura mira a migliorare l'accessibilità dei servizi pubblici digitali: sono individuate 3 linee di intervento. La prima riguarda la verifica dell'accessibilità di siti web e app di soggetti pubblici e privati attraverso un monitoraggio tecnico di 23.000 item (website e app), per un totale di circa 6 milioni di pagine (entro giugno 2025). Il monitoraggio avverrà tramite lo sviluppo di un software opensource realizzato da AgID. Tutti i dati verranno aggregati in una dashboard pubblica.

La seconda riguarda l'attività di diffusione della cultura dell’accessibilità su scala nazionale mediante iniziative di formazione e comunicazione, e sviluppo di web kit dedicati: sono previste 120 iniziative tra webinar/eventi, libri bianchi. La terza riguarda il supporto specialistico e finanziamenti dedicata a 55 PA locali (Regioni, Province autonome, Città Metropolitane, Comuni di capoluogo, 5 Comuni individuati con ANCI) per migliorare l'accessibilità dei servizi digitali attraverso interventi che riguarderanno: a) Acquisto delle tecnologie assistive per i dipendenti b) Diffusione, disseminazione ed erogazione di interventi formativi c) Riduzione delle tipologie di problemi di accessibilità su servizi on-line La terza linea di intervento è legata ad una milestone europea a giugno 2025. È in corso la sottoscrizione degli accordi tra AgID e le 55 PA oggetto della misura.

M1.C1 - 1.4.3 PagoPA & AppIO

La misura ha l’obiettivo di diffondere la capacità di ricevere pagamenti attraverso la piattaforma pagoPA e di comunicare con i cittadini attraverso appIO. La misura è indirizzata a tutte le pubbliche amministrazioni. Il target a giugno 2026 prevede 14.100 amministrazioni integrate su entrambe le piattaforme (pagoPA ed appIO) e un numero di servizi medio per ente dipendente dal tipo di ente. Ad oggi abbiamo già 16.405 enti integrati con pagoPA e 15.312 enti integrati in appIO. Il numero di enti supera già quindi il numero richiesto dal target finale. Gli enti stanno procedendo ad integrare nuovi servizi in piattaforma. Sono ad oggi presenti in piattaforma più di 250.000 servizi su pagoPA e più di 274.000 servizi su appIO. Questi valori sono ampiamente superiori al target intermedio di dicembre 2023. È stata richiesta la modifica del target finale del numero di servizi (giugno 2026) che prevedeva un numero medio di servizi per ente (ad es. 50 servizi pagoPA medi per comune). I valori medi dei servizi ad oggi richiesti sono infatti superiori al numero di servizi effettivamente erogati dagli enti, specialmente dai comuni di piccole dimensioni. Con una verifica puntuale sono stati rideterminati i servizi effettivamente erogati per ogni classe dimensionale di comune (sulla base della popolazione residente) e su questa base è stato ricalcolato il nuovo valore medio di target proposto.

M1.C1 - 1.4.4 SPID & CIE

La misura mira a promuovere l'adozione e la diffusione di piattaforme nazionali di identità digitale (Sistema Pubblico di Identità Digitale, SPID e Carta d'Identità Elettronica, CIE) attraverso due linee di azione, una diretta verso le Pubbliche Amministrazioni per l’integrazione di SPID e CIE quali sistemi di accesso ai servizi pubblici online, l’altra finalizzata all’adozione degli strumenti di identità digitale da parte dei cittadini.

Per supportare l’integrazione delle pubbliche amministrazioni con i sistemi di identità digitale è stato gestito un avviso, che ha visto la partecipazione di oltre 7.400 enti per un totale allocato di circa 104 M€. Questo avviso, insieme con l’accordo definito con il Ministero dell’istruzione e del merito per l’integrazione delle scuole con SPID e CIE, ci pone in linea, anzi ci consente di anticipare il target europeo di 16.500 enti integrati che è fissato per fine 2025. Ad oggi sono stati completati ed asseverati 729 progetti.

Anche sul fronte dell’adozione da parte dei cittadini i dati sono molto positivi, con circa 36 milioni di identità SPID rilasciate e oltre 39 milioni di CIE distribuite. In considerazione di questi dati, possiamo considerare il target fissato a fine 2025 (pari a 42,3 milioni di cittadini in possesso di una identità digitale) già sostanzialmente raggiunto.

Ritengo utile evidenziare a questa autorevole consesso che si tratta di un passaggio importante verso l’IT Wallet.

Stiamo infatti lavorando al progetto “IT Wallet” che si propone, anticipando lo scenario che si sta definendo a livello europeo, di razionalizzare l’ecosistema dell’identità digitale in Italia, semplificando l’accesso ai servizi da parte di cittadini e imprese. Il Wallet digitale sarà un luogo sicuro in cui custodire tutti i documenti più importanti (fruibili grazie alla PDND); un nuovo strumento a disposizione dei cittadini per accedere allo spazio digitale mantenendo il pieno controllo dei propri dati. Da subito, saranno disponibili la Licenza di Guida, la Tessera Sanitaria oltre alla Carta Europea della Disabilità.

M1.C1 - 1.4.4 ANPR

L'Anagrafe Nazionale della popolazione residente (ANPR) raccoglie i dati anagrafici dei cittadini residenti in Italia e dei cittadini italiani residenti all’estero, aggiornata con continuità dagli oltre 7.900 comuni italiani. L’intervento prevede l’evoluzione di ANPR, rilasciando nuovi servizi a disposizione di cittadini e pubbliche amministrazioni, tra i quali l’integrazione in ANPR delle liste elettorali e la digitalizzazione degli atti dello Stato Civile (nascita, morte, cittadinanza, matrimonio e unione civile). La milestone italiana M1C1-00-ITA-25 è stata raggiunta nei termini previsti entro il giugno 2022.

Per quanto riguarda, le liste elettorali, son ben già 6.592 comuni (oltre l’83%) hanno inviato i dati elettorali dei cittadini all’ANPR. Con questi dati in ANPR, è possibile per i cittadini verificare online la propria situazione di elettore e richiedere certificati elettorali telematici; si apre inoltre la strada alla digitalizzazione della tessera elettorale e a ulteriori semplificazioni amministrative nella gestione dei processi elettorali. Una prima applicazione immediata è prevista con la Piattaforma referendum per la raccolta delle sottoscrizioni per referendum e leggi di iniziativa popolare che verificherà automaticamente in ANPR la posizione elettorale dei cittadini sottoscrittori di proposte referendarie, esonerando le amministrazioni comunali dalle attuali verifiche amministrative previste in modalità analogica.

Per quanto riguardo lo Stato Civile digitale, 5 comuni pilota hanno iniziato lo scorso 31 ottobre ad utilizzare i servizi resi disponibili da ANPR per generare e gestire atti di Stato Civile in modalità digitale. Da gennaio 2024, l’adesione sarà aperta a tutti i comuni.

Per supportare l'adesione ai servizi elettorali e dello stato civile da parte dei comuni, il Dipartimento per la trasformazione digitale ha messo a disposizione, tramite Fondo Complementare, incentivi per un importo totale di circa 71 milioni di euro (22 milioni per i servizi elettorali e 49 milioni per lo stato civile), quale rimborso per i costi di adeguamento delle proprie infrastrutture informatiche.

Tra gli ulteriori servizi previsti entro dicembre 2023, si evidenzia la nuova sezione nel portale ANPR dedicata agli avvocati per poter accedere a certificati anagrafici necessari per la propria attività professionale, il rilascio dei certificati anagrafici ANPR mediante gli sportelli degli Uffici postali nell’ambito del programma di intervento “Polis - Case dei servizi di cittadinanza digitale”, la messa a disposizione delle tre procedure previste dal Single Digital Gateway (Sportello Unico Digitale), ovvero la possibilità per i cittadini europei di richiedere, a seguito della login eIDAS effettuata sul portale ANPR, il certificato di nascita, il certificato di residenza e il cambio di residenza.

M1.C1 - 1.4.4 ANAGRAFI DEI CITTADINI

L’intervento prevede la realizzazione di una rete di anagrafi integrata per offrire un set certificato di dati sia alla pubblica amministrazione sia ai cittadini che potranno, a propria scelta, condividerli o meno con il settore privato per accedere a servizi di interesse.

ANPR si sta integrando con le anagrafi settoriali del lavoro, della pensione e del welfare, gestite da INPS, con l’Anagrafe degli assistiti (ANA), in fase di realizzazione a cura del MEF, e l’Anagrafe delle Agenzia delle entrate.

A queste, si è aggiunta dal 19 settembre 2023 l’Anagrafe dell’istruzione superiore (ANIS), gestita dal MUR, che raccoglie percorsi formativi e titoli di studio erogati dalle università italiane. L’ANIS è il primo caso di anagrafe digitale che si avvale di ANPR, per la gestione dei dati anagrafici dei cittadini tramite meccanismi di interoperabilità, eliminando duplicazioni di dati e rischi di disallineamento.

A settembre scorso è stato rilasciato il portale dell’ANIS con l'attivazione di servizi online per i cittadini: consultazione dei propri titoli di studio, richiesta di rettifica degli stessi, rilascio di attestazioni dei propri titoli di studio, firmate digitalmente dal MUR, da utilizzare nei rapporti con soggetti privati.

Si prevede di completare entro il 2024 anche l’Anagrafe Nazionale dell’Istruzione del Ministero dell’Istruzione e del Merito, che conterrà i percorsi formativi degli studenti dalle scuole di infanzia alle scuole secondarie di secondo grado.

Il Consiglio di Stato ha espresso parere favorevole con osservazioni allo schema di decreto recante "Regolamento sulle modalità di attuazione e funzionamento dell'anagrafe nazionale dell'istruzione (ANIST)” ed è in corso di finalizzazione l’iter di emanazione, che permetterà l’avvio dell’operatività.

M1.C1 - 1.4.5 PIATTAFORMA NOTIFICHE DIGITALI

La piattaforma (c.d. SEND), prevista dal DL 76/2020, digitalizza e semplifica la gestione delle comunicazioni a valore legale da parte della pubblica amministrazione verso cittadini, imprese e istituzioni: gli enti mittenti devono inviare l'atto da notificare a SEND; la piattaforma si occupa dell'invio al destinatario, per via digitale o analogica.

SEND interagisce con gli enti mittenti per il tramite della PDND e si avvale dell’Indice Nazionale dei domicili digitali (INAD) per la notifica via PEC ai cittadini.

La piattaforma è stata completata nei tempi previsti (M1C1-00-ITA-37 prevedeva completamento il 31 dicembre 2022); a ad oggi sono stati già integrati sulla piattaforma più di 1400 enti (di cui 400 attivi), in linea con il raggiungimento del target europeo M1C1-128 che prevede 800 enti attivi per dicembre 2023. Non si rilevano particolari criticità nel raggiungimento del target in considerazione dell’ampia platea di enti che sta completando le attività di integrazione (4.818).

È stato definito l’accordo tra Poste Italiane e PagoPA per attivare la rete di assistenza agli utenti (RADD) che sarà operativo dal 1° dicembre p.v., mentre è in finalizzazione la decretazione attuativa, concernente la definizione dei costi di notifica.

Al fine di migliorare l’impatto complessivo di SEND in termini di digitalizzazione per la pubblica amministrazione e i cittadini, prevedendo l’obbligo per le PP.AA., senza creare difficoltà ai cittadini che ancora non possono fruire delle notifiche digitali, si sta predisponendo un insieme di correttivi alla normativa vigente.

Si prevede in particolare: (1) l’introduzione di obbligo di adesione, seppur graduale, da parte degli enti pubblici, in modo da completare la digitalizzazione dei flussi interni della pubblica amministrazione; (2) la possibilità per i cittadini di indicare in piattaforma una propria casella PEC quale domicilio digitale speciale a cui ricevere automaticamente le notifiche di SEND; (3) l’estensione dei tempi di notifica per consentire ai cittadini di essere informati dell’esistenza di notifiche a loro rivolte mediante i canali digitali già disponibili (App IO, email personale) e poter quindi accedere online alla piattaforma SEND (mediante identità digitale) per prendere visione della notifica e interrompere l’invio del cartaceo, con gli eventuali costi aggiuntivi collegati.

M1.C1 - 1.4.6 - MaaS (Mobility as a Service)

Il progetto MaaS for Italy prevede la sperimentazione di soluzioni digitali che integrano molteplici servizi di mobilità che vanno dal trasporto pubblico al car sharing, dal bike sharing ai taxi. I fondi previsti dal PNRR ammontano a 40 milioni ma con il Ministero dei Trasposti abbiamo deciso di investire ulteriori 17 milioni circa di risorse del fondo complementare del DTD per perseguire gli stessi obiettivi e stimolare ulteriormente lo sviluppo de MAAS in Italia.

In particolare, il progetto si concentra sullo sviluppo della mobilità come servizio in: • 3 città “pilota” finanziate con fondi PNRR (9,9 M€): Milano, Roma e Napoli • ulteriori 3 città finanziate con fondi PNC (9,9 M€): Bari, Firenze e Torino • 7 territori “follower” finanziati con fondi PNRR (16,1 M€) sui quali estendere le esperienze acquisite con le città pilota: provincia autonoma di Bolzano e regioni Emilia-Romagna, Piemonte, Veneto, Puglia, Campania e Abruzzo. • 2 Living Lab per la sperimentazione di soluzioni innovative di mobilità autonoma e connessa: a Milano (7 M€ di fondi PNRR) e Torino (7 M€ di fondi PNC). In pieno accordo con il Ministro Fitto ho sollecitato le tre città pilota, Milano, Roma e Napoli che concorrono al target di dicembre 2023 chiedendo di accelerare la fase di sperimentazione delle soluzioni di trasporto innovative da parte dei cittadini.

M1.C1 - 1.5 CYBERSECURITY

L’obiettivo di questo Investimento, del valore di 623 milioni di euro, è quello di rafforzare le difese dell'Italia contro i rischi derivanti dalla criminalità informatica, a partire dall'attuazione di un "Perimetro di Sicurezza Nazionale Cibernetica" (PSNC), in linea con i requisiti delle direttive (UE) 2016/1148 e (UE) 2022/2555 sulla sicurezza delle reti e dei sistemi informativi (c.d. direttiva NIS 1 e NIS 2), e tramite il rafforzamento delle capacità tecniche nazionali di difesa cyber in materia di valutazione e audit continuo del rischio. L’Investimento è stato avviato a fine dicembre 2021 con la firma dell'Accordo di cooperazione tra il DTD e l’Agenzia per la cybersecurity italiana (ACN) in qualità di Soggetto Attuatore. L’Investimento complessivo pianificato da ACN prevede l’attuazione diretta di investimenti per 473 milioni di euro e l’attivazione di accordi di cooperazione con Amministrazioni ed Enti pubblici per i restanti 150 milioni di euro. Nell'ambito dell’attuazione diretta degli interventi, sono stati pubblicati diversi avvisi pubblici destinati ad amministrazioni centrali e locali. Sono stati inoltre sottoscritti gli accordi con sei ulteriori amministrazioni centrali che gestiranno gli interventi di potenziamento cyber-defense (Ministero dell’Interno, Ministero della Giustizia, Ministero della Difesa, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza e Consiglio di Stato). Al 31 dicembre 2022 sono state conseguite 5 milestone previste, ovvero si è proceduto: 1) alla Creazione della nuova Agenzia nazionale per la sicurezza informatica; 2) al Primo dispiegamento dei servizi nazionali di sicurezza informatica; 3) all' Avvio della “Rete dei laboratori di screening e certificazione della cybersecurity; 4) all’Attivazione di un'unità centrale di audit per misure di sicurezza del PSNC e NIS (M1C1-8); 5) al Supporto all’aggiornamento delle misure di sicurezza di alcune amministrazioni centrali.

Al 31 dicembre 2024 è previsto il conseguimento e la consuntivazione di ulteriori 4 milestone e target riguardanti rispettivamente: 1) la Realizzazione di almeno 50 interventi di potenziamento effettuati nei settori del Perimetro di Sicurezza Nazionale Cibernetica (PSNC) e delle reti e sistemi informativi (NIS); 2) il “Dispiego integrale dei servizi nazionali di cybersecurity”; 3) l'Attivazione di 10 laboratori oltre ai due centri di valutazione (CV); 4) la Piena operatività dell'unità di audit per le misure di sicurezza PSNC e NIS ed al completamento di almeno 30 ispezioni.

Non risultano criticità per il raggiungimento dei target finali.

M1.C.1 - 1.6.1 DIGITALIZZAZIONE MINISTERO DELL'INTERNO

Per quanto riguarda il Ministero dell’Interno, la misura parte dalla definizione della strategia digitale dell’Ente ed è focalizzata sulla digitalizzazione di 45 servizi rivolti ai cittadini, mediante la reingegnerizzazione dei processi sottostanti. Il Ministero sta procedendo regolarmente con le attività di digitalizzazione e non si rilevano criticità. Entro il mese di dicembre 2023 saranno pertanto portati in esercizio i primi 7 processi individuati nella strategia dell’Ente, di cui 3 di competenza del Dipartimento di Pubblica Sicurezza e 4 di competenza del Dipartimento Vigili del Fuoco. A tale scopo, nel dicembre 2021 è stata avviata la procedura di gara, utile ad identificare i fornitori certificati per la realizzazione dei servizi di automazione e dei processi e di integrazione dei sistemi (M1C1-00-ITA-43 – M/IT - target raggiunto).

M1.C.1 - 1.6.2 DIGITALIZZAZIONE MINISTERO DELLA GIUSTIZIA

Il progetto prevede la digitalizzazione dei fascicoli e la realizzazione di un Data Lake. Per quanto riguarda la digitalizzazione dei fascicoli giudiziari, il prossimo target in scadenza alla data del 31/12/2023 prevede la digitalizzazione di 3,5 Milioni di fascicoli giudiziari relativi ai processi Civili. Alla data della presente relazione questo target risulta raggiunto in quanto è stata comunicata la digitalizzazione di 3.571.441 di fascicoli giudiziari in ambito civile. Per ciò che concerne il data lake e collegato avvio del contratto relativo alla sua realizzazione, la Milestone in scadenza al 31/12/2023, è stata conseguita con anticipo rispetto alla scadenza.

M1.C.1 - 1.6.3.A DIGITALIZZAZIONE DELL’INPS

Per quanto riguarda l’INPS, la misura è articolata sui due seguenti direttrici riferite alla trasformazione digitale: la Digitalizzazione dei Servizi e contenuti dell’Istituto ed il miglioramento delle competenze dei dipendenti in materia di tecnologie dell'informazione e della comunicazione. L’Istituto ha raggiunto con successo i 2 target Europei del 2022 e con anticipo i 2 target del 2023, che di fatto concludono l’originario intervento di digitalizzazione. È in corso l’attività di consuntivazione degli stessi e l’inserimento a sistema Regis, della documentazione a comprova del risultato. Su richiesta dell’Istituto è stata concordata con l’Amministrazione titolare, un'estensione temporale delle attività al 31 dicembre 2024, a parità di investimento, ai fini della digitalizzazione di ulteriori 30 servizi (per complessivi 100 servizi) e formazione di ulteriori 3.500 dipendenti su tecnologie digitali (per complessivi 12.000 dipendenti).

M1.C.1 - 1.6.3.B DIGITALIZZAZIONE DELL’INAIL

Per quanto riguarda l’INAIL, la Misura prevede la revisione dei sistemi e delle procedure interne, nonché l'evoluzione dei punti di contatto digitali. Essa si articola nella digitalizzazione di n. 82 servizi e processi dell’Istituto, nella riduzione del numero di richieste al Contact Center e nell’utilizzo attivo del Digital Workplace come punto unico di accesso agli strumenti ed ai servizi INAIL, anche mediante azioni di formazione mirata. Il prossimo target, previsto per fine anno, indica la digitalizzazione di n. 53 processi e servizi. Allo stato attuale non si rilevano criticità in quanto l’Istituto ha già provveduto alla digitalizzazione dei primi 48 processi e sono in prossimo rilascio i restanti. Sono stati già raggiunti due target nazionali relativi alla riduzione del numero di richieste al Contact Center INAIL, rispettivamente nel mese di Giugno 2022 e Giugno 2023, con una riduzione di chiamate fino a 166.400.

M1.C.1 - 1.6.4 DIGITALIZZAZIONE DEL MINISTERO DELLA DIFESA

Per ciò che concerne il Ministero della Difesa, l'investimento è relativo alla digitalizzazione di procedure, l’emissione di certificati, la messa in servizio di portali web ed intranet, nonché la migrazione di applicazioni del Ministero, in ambienti open source. Per quanto riguarda la digitalizzazione delle 11 procedure individuate dal Ministero, le attività di sviluppo sono in prossimità di completamento, mentre l’attività di emissione dei 450.000 certificati di identità è giunta quasi al termine, coprendo circa il 97% del target. Anche per ciò che concerne i siti web istituzionali, le attività di sviluppo prossime al termine e si stima il lancio in produzione entro la fine di novembre. Per terminare, l’attività di migrazione delle 10 applicazioni non mission critical, procede regolarmente come da pianificazione ed è prossima al completamento. In tutti gli ambiti sopra esposti non si rilevano criticità nel raggiungimento del target.

M1.C.1 - 1.6.5 DIGITALIZZAZIONE DEL CONSIGLIO DI STATO

Per ciò che concerne il Consiglio di Stato, la misura prevede la creazione di un Data Warehouse avanzato contenente i dati digitalizzati di 2.500.000 atti giudiziari, nonché la realizzazione di una piattaforma di Business Intelligence che fa uso della Artificial Intelligence. È stata conclusa l’attività di realizzazione del Data Warehouse (DWH) ed è stato inoltre già completato il caricamento nel Data Warehouse dei dati relativi agli atti giudiziari. È in fase di realizzazione e sviluppo la piattaforma di Business Intelligence/Artificial Intelligence, destinata a implementare funzioni evolute quali, per esempio, l’anonimizzazione delle sentenze, la cui scadenza è attesa per settembre 2024 Sono state conseguite pertanto le seguenti Milestone & Target relative alla:creazione di un Data Warehouse (DWH) avanzato con interfaccia user-friendly (Milestone M1C1-00-ITA-63 con scadenza 30/06/2023); • disponibilità per analisi nel DWH dei dati relativi a n. 800.000 atti giudiziari – (Target UE M1C1-14 con scadenza 31/12/2023 (in fase di Consuntivazione); • La disponibilità per analisi nel DWH dei dati relativi a n. 2.500.000 atti giudiziari – (Target UE M1C1-16 con scadenza 30/06/2024).

M1.C.1 - 1.6.6 DIGITALIZZAZIONE DELLA GUARDIA DI FINANZA

Per quanto riguarda la Guardia di Finanza, la misura specifica, mira in particolare alla riorganizzazione delle proprie banche dati, introducendo l’uso della “data science” come fattore abilitante e facilitatore dei processi operativi e decisionali. Per realizzare ciò, la Guarda di Finanza ha previsto l’integrazione nell’attività operativa di 10 data scientist. I servizi professionali dei primi 5 data scientist sono stati acquisiti entro marzo 2023, raggiungendo pertanto il primo target europeo dell’Amministrazione. Il prossimo target è pianificato per marzo 2024 con l’acquisto di servizi professionali di ulteriori 5 data scientist, che andranno a completare l’organico per lo sviluppo dei sistemi informativi operativi da utilizzare come contrasto alla criminalità economica.

M1.C1 - 1.7.1 SERVIZIO CIVILE DIGITALE

La Misura consiste nel dispiegare in tutta Italia una rete di 9.700 giovani operatori volontari, su 3 cicli annuali, per fornire attività di supporto e formative per accrescere le competenze digitali dei cittadini. Entro fine anno 2023 si conclude il primo ciclo annuale con 1.900 operatori volontari (OV) e a novembre è partito il secondo ciclo con 4.600 OV. A maggio 2023 è partito il programma di formazione centrale del DTD sulle competenze digitali per gli Enti dell’Albo Servizio Civile Universale (SCU) coinvolti ed a luglio quello per i giovani Operatori Volontari, sulla base di un ricco ed articolato piano formativo di circa 100 ore formative totali (tra sincrone ed asincrone) realizzate centralmente dal DTD (comune alla misura 1.7.2). Sarà avviata entro il mese in corso la piattaforma di e-learning, mentre nel prossimo mese di dicembre partirà la piattaforma di monitoraggio (che prevede la pseudonimizzazione dei codici fiscali dei cittadini ai fini privacy) e di knowledge management, realizzate centralmente dal DTD e comuni alla misura 1.7.2. Nel frattempo, è stato fornito un tracciato per la raccolta dei dati offline. Sono state rispettate le seguenti milestone italiane: • M1C1-65 Affidato la realizzazione del sistema di monitoraggio – giugno 2022 • M1C1-66 Pubblicato il primo bando annuale per gli Enti dell'Albo del SCU – giugno 2022 • M1C1-67 Pubblicato il secondo bando annuale per gli Enti dell'Albo del SCU – giugno 2023.

M1.C1-1.7.2 RETE DI FACILITAZIONE DEI SERVIZI DIGITALI

La misura consiste nel realizzare, in collaborazione con le Regioni e le Province Autonome (soggetti attuatori), 3.000 punti di facilitazione digitale sul territorio, per accrescere le competenze digitali di base di due milioni di cittadini a rischio di esclusione digitale. Sono stati attivati i primi punti di facilitazione “Punto Digitale Facile” (Marche, Trento, Basilicata, Lazio, Bolzano, Toscana) e si stanno definendo Piani di Rientro con le singole Regioni e Province Autonome per conseguire gli obiettivi di fine 2023 (1.800 punti aperti) entro il primo semestre 2024 (fermo restando l'obiettivo di aprire tutti i 3.000 punti entro fine 2024). È stato completato il Capacity Building delle Regioni ed è partita la Formazione centrale del DTD sulle competenze digitali dei Facilitatori, sulla base di un ricco ed articolato piano formativo di circa 100 ore formative totali (sincrone ed asincrone) realizzate centralmente dal DTD (comune alla misura 1.7.1). Entro il mese in corso sarà avviata la piattaforma di e-learning e a dicembre partirà anche quella di monitoraggio (che prevede la pseudonimizzazione dei codici fiscali dei cittadini ai fini privacy) e di knowledge management, realizzate centralmente dal DTD e comuni alla misura 1.7.1. Nel frattempo, è stato fornito un tracciato per la raccolta dei dati offline. Sono stati definiti gli accordi di privacy/trattamento dati.

È stata raggiunta la milestone italiana M1C1-72, con l’Approvazione dell’Accordo Quadro in Conferenza delle Regioni (scadenza giugno 2022) e la firma di tutti gli Accordi con le Regioni e Province Autonome.

M1.C2 - 3.1.1 ITALIA A 1 GIGA

La misura mira a fornire connettività a 1 Gigabit per secondo in download e 200 Megabit in upload a tutti gli edifici non ancora connessi da servizi analoghi nelle aree grigie e bianche del Paese, corrispondenti di fatto a circa 3,4 milioni di civici. Ad oggi sono stati collegati circa 307 mila civici, circa il 9% del totale dei civici interessati. Permane pertanto ancora un ritardo sul piano operativo, maturato precedentemente come già ampiamente illustrato e spiegato sin dal mio insediamento, ancorché si registrano segnali di timido incremento della velocità di esecuzione da parte dei concessionari TIM e Open Fiber.

Sono state inoltre completate da parte di TIM e Open Fiber le attività contrattuali previste di walk-in, cioè di verifica dell’effettiva consistenza dei civici e delle relative unità immobiliari oggetto dell’intervento.

Il Dipartimento, consapevole della necessità di mettere in campo tutte le azioni utili ad accelerare la realizzazione del Piano e ottenere la massima responsabilizzazione di tutti gli attori coinvolti, ha promosso la stipula dei seguenti protocolli di intesa: i. protocollo tra Ordini professionali-DTD-Infratel-Operatori Telco per la messa a disposizione delle società aggiudicatarie di professionisti per le attività di progettazione; ii. protocollo tra ANCI-DTD-Infratel-Operatori per agevolare i rapporti con i comuni interessati dai piani; iii. protocollo tra ANIE-ANCE-DTD-Operatori per agevolare la messa disposizione di manodopera nella regione Sardegna; Con l’obiettivo di sensibilizzare i territori e di accompagnare gli attori istituzionali a tutti i livelli, sono stati programmati e realizzati incontri locali e garantito il supporto continuo alle amministrazioni comunali per agevolare le attività correlate al rilascio dei permessi.

In questo ambito rientra la Direttiva, da me voluta e firmata in data 2 novembre 2023, in tema di sviluppo di reti di connettività di nuova generazione con la quale sono state richiamate le procedure esistenti, nonché le competenze e gli obblighi dei vari soggetti interessati per garantire la massima velocità nell’esecuzione degli interventi. La milestone iniziale M1C2-16 (aggiudicazione di tutte le gare entro il 30/06/2022) è stata raggiunta. Il prossimo Target (M1C2-17) che prevede di portare connettività a 1 Gigabit a circa 3.400.000 civici è quella di fine Piano (con scadenza al 30 giugno 2026) si prevede sarà raggiunto.

M1.C2 - 3.1.2 ITALIA 5G

La misura mira a portare la copertura 5G a un minimo di 12.600 km di strade e corridoi suburbani (M1C2-20) e ad un minimo di 1.400 km² di aree a fallimento di mercato (M1C2-21). Sono in corso due interventi: l’intervento 5G Backhauling, che prevede la connessione in fibra di circa 11 mila stazioni radio base e l’intervento 5G Densificazione, che prevede la realizzazione di circa 1000 nuove stazioni radio base. Ad oggi si registra un andamento regolare delle attività, con 1.472 stazioni radio già collegate in fibra e circa 70 nuove stazioni radio già attivate. Si stanno tuttavia registrando problemi con le amministrazioni comunali in relazione al rilascio dei permessi necessari per la realizzazione delle nuove stazioni radio 5G, che potrebbero determinare ritardi nei prossimi mesi. Al fine di supportare le amministrazioni comunali in questo percorso, il Dipartimento sta svolgendo, con le strutture territoriali del Transformation Office, un’attività di raccordo continuo tra i comuni e la società aggiudicataria INWIT (oltre 50 momenti di incontro, compresi webinar di comunicazione e informazione). Anche le progettualità 5G saranno oggetto della citata direttiva della Presidenza del Consiglio dei ministri in tema di sviluppo di reti di connettività di nuova generazione di prossima emanazione, nonché i nuovi interventi normativi che si stanno preparando con le amministrazioni competenti. Si sottolinea che l’obiettivo - Target M1C2-20 - di abilitare al 5G un minimo di 12.600 km di strade e corridoi suburbani verrà raggiunto e superato. Si stima infatti che combinando i due interventi operativi in corso, derivanti dalle gare “backhauling” e “densificazione”, si abiliteranno al 5G oltre 18.500 km di strade e corridoi extra-urbani. Anche l’obiettivo - Target M1C2-21 nella nuova formulazione definita - di abilitare al 5G ulteriori 1.400 kmq di aree a fallimento di mercato verrà raggiunto.

M1.C2 - 3.1.3 SCUOLA CONNESSA

La misura mira a servire 9.000 edifici scolastici con connettività a banda ultra-larga simmetrica di almeno 1 Gigabit, completando di fatto la fornitura di servizi di connettività avanzata a tutte le sedi scolastiche nazionali. Ad oggi si registrano 2.359 edifici scolastici connessi; un dato migliore di quanto pianificato che ci consente di non prevedere criticità per il completamento del Piano. Sono comunque in corso, in accordo con il Ministero dell’istruzione e del merito, attività di comunicazione e informazione nei confronti delle istituzioni scolastiche per agevolare le procedure realizzative. Il prossimo Target M1C2-18 prevede di portare entro il 30 giugno 2026 la connettività a 9.000 sedi scolastiche.

M1.C2 - 3.1.4 SANITÀ CONNESSA

La misura mira a fornire connettività ad almeno 1 Gigabit ad almeno 8.700 strutture del Servizio Sanitario Nazionale. La complessità organizzativa e la necessità di definire nel dettaglio i piani di intervento per ogni singola Regione e Provincia autonoma ha determinato alcuni ritardi in fase iniziale che ora, con il supporto dei territori, si stanno superando. La lista delle sedi oggetto di intervento è inoltre in continuo aggiornamento in quanto le regioni / province comunicano con regolarità nuove sedi del SSN da inserire, ma anche sedi già previste che devono essere escluse, ad esempio in quanto sedi dismesse ovvero sedi già collegate con prestazioni di connettività analoghe che la regione preferisce non includere nel nuovo intervento. Ad oggi, risultano già attivate 90 strutture sanitarie, mentre sono in corso le attività realizzative in 1.233 strutture e per 1.816 ulteriori strutture si stanno predisponendo i relativi progetti. In accordo con le Regioni e Province autonome, si stanno inoltre svolgendo attività di comunicazione e sensibilizzazione sul territorio con il coinvolgimento degli operatori aggiudicatari e delle strutture sanitarie.

Il prossimo Target M1C2-18 prevede di portare entro il 30 giugno 2026 la connettività a 8.700 strutture sanitarie.

M1.C2 - 3.1.4 ISOLE MINORI

L’intervento prevede di dotare le isole minori italiane di backhauling ottico in grado di supportare lo sviluppo di reti di nuova generazione sul territorio. Ad oggi sono stati completati tutti i progetti definitivi necessari per la posa delle tratte e sono stati richiesti tutti i permessi necessari per le concessioni marine e terrestri. Si stanno ottenendo le previste autorizzazioni (81% delle terrestri e 64% delle marine) e sono in corso le attività di realizzazione relative a sei tratte marine (Marsala – Pantelleria, Pantelleria – Linosa, Linosa – Lampedusa, Panarea – Stromboli, Lipari – Panarea, Lipari – Salina). Entro dicembre 2024 si prevede di collegare 21 isole minori superando quindi il Target M1C2-19 iniziale che prevede 18 isole.