Intelligenza Artificiale: l’Italia lancia la strategia nazionale

Ventiquattro politiche per accelerare, nei prossimi tre anni, l’innovazione e le potenzialità dell’IA nel tessuto economico e sociale del Paese

Data 24 novembre 2021
Argomenti Intelligenza artificialeCITD-Comitato interministeriale

Messa: “Il sistema italiano della ricerca e della formazione è in prima fila. Investiamo sui giovani, soprattutto donne, e creiamo le condizioni perché arrivino sempre più ricercatori dall’estero”.

Giorgetti: “Con il Programma Strategico puntiamo a colmare il ritardo nello sviluppo e nell'adozione di soluzioni innovative dando nuovo impulso alla transizione digitale del nostro sistema produttivo”.

Colao: “Nella strategia previsti programmi di accelerazione per start-up con soluzioni innovative per la PA e investimenti dedicati anche tramite il Fondo innovazione”.

Programma Strategico per l’Intelligenza Artificiale

L’Italia ha adottato, con il passaggio in Consiglio dei ministri, il Programma Strategico per l’Intelligenza Artificiale (IA) 2022-2024, frutto del lavoro congiunto del Ministero dell’Università e della Ricerca, del Ministero dello Sviluppo Economico e del Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale.

In linea con la Strategia Europea, il Programma delinea ventiquattro politiche da implementare nei prossimi tre anni per potenziare il sistema IA in Italia, attraverso creazione e potenziamento di competenze, ricerca, programmi di sviluppo e applicazioni dell’IA. Queste politiche hanno l’obiettivo di rendere l’Italia un centro sull’intelligenza artificiale competitivo a livello globale, rafforzando la ricerca e incentivando il trasferimento tecnologico. Per rispondere a queste sfide sono state individuate le fonti di investimento europee e nazionali per sostenere ciascuna politica.

Il sistema italiano della ricerca e della formazione è pronto a guidare il potenziamento di questo settore” ha dichiarato il Ministro dell’Università e della Ricerca Maria Cristina Messa. “La strategia è una straordinaria occasione di crescita competitiva: creiamo le condizioni per i giovani italiani, soprattutto donne, che decidono di investire in corsi di studio e nella ricerca sull’intelligenza artificiale di poterlo fare, ai massimi livelli, rimanendo nel nostro Paese. E stimoliamo scambi e incontri anche con tanti ricercatori provenienti da tutto il mondo”.

"Con il Programma Strategico per l'Intelligenza Artificiale puntiamo a colmare il ritardo nello sviluppo e nell'adozione di soluzioni innovative in questo ambito tecnologico, dando nuovo impulso alla transizione digitale del nostro sistema produttivo”, dichiara Giancarlo Giorgetti, Ministro dello Sviluppo economico. “L’intelligenza Artificiale è lo strumento con cui il nostro Paese nei prossimi anni - aggiunge - vuole rafforzare l'interazione tra centri di ricerca e impresa, in modo da creare le premesse per uno sviluppo basato sulla capacità di innovazione".

La strategia è la base per lanciare programmi e investimenti concreti per rendere l’Italia competitiva a livello internazionale e con un sistema pubblico più efficiente” commenta Vittorio Colao, Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale. “Prevediamo programmi di accelerazione per le start-up che propongono soluzioni innovative per le PA e iniziative ad hoc per alzare notevolmente la qualità di processi e servizi pubblici e migliorare il rapporto cittadini-Stato. Su questo punto lavoreremo di concerto con il Ministro per la Pubblica Amministrazione utilizzando anche investimenti presenti nel Fondo Innovazione”.

Le aree prioritarie e le politiche di intervento

All’interno delle iniziative dedicate a *talenti e competenze *sono previsti interventi per aumentare il numero di dottorati e attrarre in Italia i migliori ricercatori, sia in ambito di ricerca fondamentale sia applicata. Al contempo, il programma include politiche per promuovere corsi e carriere nelle materie STEM e per rafforzare le competenze digitali e in Intelligenza Artificiale.

Il programma strategico, inoltre, racchiude le politiche necessarie a rafforzare la struttura dell’ecosistema di ricerca italiano nell’IA, favorendo le collaborazioni tra il mondo accademico e della ricerca, l'industria, gli enti pubblici e la società. Si punta, tra l’altro, alla creazione di nuove cattedre di ricerca sull’IA, a promuovere progetti per incentivare il rientro in Italia di professionisti del settore, a finanziare piattaforme per la condivisione di dati e software a livello nazionale.

Infine, l’ultima area riguarda le politiche volte ad ampliare l'applicazione dell'IA nelle industrie e nella PA. Le misure a favore delle imprese hanno lo scopo di supportare la Transizione 4.0, favorire la nascita e la crescita di imprese innovative dell'IA e supportarle nella sperimentazione e certificazione dei prodotti di IA. Gli interventi per la Pubblica Amministrazione sono volti alla creazione di infrastrutture dati per sfruttare in sicurezza il potenziale dei big data che genera la PA, alla semplificazione e personalizzazione dell’offerta dei servizi pubblici e all’innovazione delle amministrazioni, tramite il rafforzamento dell’ecosistema GovTech in Italia. Quest’ultima misura, per esempio, prevede l’introduzione di bandi periodici per identificare e supportare le start-up che offrono soluzioni basate sull'IA che possono risolvere problemi critici del settore pubblico.

Per garantire un’efficace governance, per monitorare lo stato di attuazione della strategia, e per coordinare tutte le iniziative di governo sul tema, nasce anche il gruppo di lavoro permanente sull'IA in seno al Comitato Interministeriale per la Transizione Digitale.

Si ringraziano per la collaborazione i componenti del gruppo di lavoro sulla Strategia Nazionale per l’Intelligenza Artificiale, composto da Barbara Caputo, Isabella Castiglioni, Marco Conti, Rita Cucchiara, Juan Carlos de Martin, Fosca Giannotti, Giuseppe Magnifico, Michela Milano, Giovanni Miragliotta.

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