Reti Ultraveloci: 95 milioni di euro per il rafforzamento delle reti di backhaul

Al via il Piano “Rafforzamento Reti di Backhaul”. Gli operatori interessati potranno presentare le offerte fino al 28 maggio 2025.

Data 17 aprile 2025
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Argomenti Reti ultraveloci

In sintesi

Con il Piano “Rafforzamento delle Reti di Backhaul”, il Governo intende potenziare le infrastrutture di rete esistenti, garantendo una maggiore capacità di trasmissione per evitare punti di congestione e accompagnare lo sviluppo delle reti locali di accesso. Nello specifico, lo sviluppo di una nuova rete di backhaul in fibra ottica garantirà accesso a internet ultraveloce in più di 500 aree del Paese prive di collegamento in fibra ottica verso la rete principale, di cui la maggior parte nelle aree bianche.

In coerenza con quanto previsto dalla Strategia per la banda ultralarga 2023-2026, il Comitato Interministeriale per la Transizione Digitale nella riunione del 7 agosto 2024, mette a disposizione per questo obiettivo 95 milioni di euro dai fondi rinvenienti dal Piano Nazionale Complementare di competenza del Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei ministri.

L’oggetto della misura saranno 576 Punti di Raccolta della Rete di Accesso (PRRA), distribuiti in oltre 500 comuni, a cui verrà assicurato il collegamento in fibra ottica verso la dorsale principale, abilitando così la fruizione delle reti d’accesso per gli utenti finali.

Per partecipare alla gara, gestita da Infratel Italia sulla base della convenzione stipulata con il Dipartimento per la trasformazione digitale e Invitalia e attuata mediante un modello diretto di affidamento, è necessario accedere e registrarsi alla piattaforma telematica disponibile all’indirizzo web: https://ingate.invitalia.it. Il Piano è attuato mediante il cosiddetto “modello diretto” che prevede che le infrastrutture siano realizzate da Infratel Italia mediante appalti di lavori, aggiudicati a seguito di procedure ad evidenza pubblica, secondo il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa. La proprietà delle infrastrutture realizzate resterà pubblica.

L’adozione del modello diretto ha l'obiettivo di costruire un'infrastruttura pubblica neutrale e aperta, consentendo la cessione dei diritti d’uso per le fibre ottiche realizzate a condizioni eque e non discriminatorie in modo di abilitare la diffusione più ampia possibile dei servizi a banda ultralarga.

Le tappe

Il 6 luglio 2023 il Comitato Interministeriale per la Transizione Digitale ha approvato la Strategia per la banda ultralarga 2023-2026;

Nella riunione del 7 agosto 2024, in coerenza con gli obiettivi di supporto alle infrastrutture strategiche del Paese espressi nella Strategia per la banda ultralarga 2023-2026, il Comitato Interministeriale per la Transizione Digitale ha deliberato il finanziamento del piano “Backhaul aree bianche”, al fine di realizzare un’infrastruttura di backhauling in fibra ottica di proprietà pubblica;

Dal 18 dicembre 2023 al 31 gennaio 2024 è stata effettuata la mappatura su tutto il territorio nazionale per individuare il fallimento di mercato per le reti di backhaul, ovvero i casi in cui non vi è alcuna rete di backhaul, o se la rete esistente o programmata in modo credibile non è basata su fibra ottica o su altre tecnologie in grado di fornire il medesimo livello di prestazioni e affidabilità della fibra ottica. Gli operatori sono stati chiamati a rispondere relativamente ai cosiddetti Punti di Raccolta della Rete di Accesso (PRRA). Hanno partecipato 44 operatori.

Dal 21 gennaio 2025 al 24 febbraio 2025 si è svolta la consultazione pubblica con tutti gli Operatori interessati sulla bozza del Piano “Rafforzamento reti di Backhaul aree bianche”.

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