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PA digitale 2026: pubblicate le Linee guida per le PA locali

Dai principali step procedurali, al completamento delle attività passando per le verifiche necessarie per ottenere l'erogazione delle risorse

Data 18 ottobre 2022
Tempo di lettura
2 minuti
Argomenti Italia digitale 2026PA digitale 2026

L’Unità di Missione del PNRR del Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei ministri ha pubblicato le Linee guida per i soggetti attuatori individuati tramite gli Avvisi pubblici di PA digitale 2026 e dedicati agli enti locali.

Il documento rappresenta uno strumento fondamentale per aiutare tutte le PA locali nelle fasi di implementazione dei progetti, da un lato nell’utilizzo della piattaforma PA digitale 2026, dall’altro nel raggiungimento degli obiettivi previsti dagli Avvisi.

Cosa contengono le Linee guida

PA digitale 2026 è il punto di accesso unico alle risorse previste dal PNRR per la digitalizzazione della PA. Per aiutare gli Enti nell’utilizzo delle varie sezioni della piattaforma, le Linee Guida illustrano I principali step procedurali e relativi adempimenti di gestione, monitoraggio, controllo e rendicontazione per agevolare il processo attuativo degli interventi e raggiungere così gli obiettivi previsti da ciascun progetto, nel rispetto dei principi di sana gestione finanziaria, di efficienza e efficacia dell’azione amministrativa.

Le Linee guida rispondono anche all’esigenza di fornire alle PA locali indicazioni di dettaglio sulla fase di completamento delle attività mediante l’utilizzo della Piattaforma PA digitale 2026 e sulla fase di asseverazione e di verifica necessarie per poter erogare dei fondi.

Il ruolo dell’asseveratore e le verifiche di conformità tecnica

Dal momento che la Pubblica Amministrazione (PA) conferma di aver completato le attività del progetto, cominciano le cosiddette verifiche di conformità tecnica, che variano a seconda dell’Avviso e che sono descritte in questa pagina. Queste verifiche possono includere sia controlli automatici, che il coinvolgimento di un asseveratore, persona incaricata dal Dipartimento per svolgere ulteriori verifiche anche mediante visita o videocall.

Le verifiche di conformità tecnica possono avere tre esiti:

  • Esito positivo: tutti i controlli vengono superati, e la PA può procedere con la richiesta di erogazione del finanziamento, attraverso l’apposita sezione dell’area riservata di PA digitale 2026.
  • Esito parzialmente positivo: le verifiche automatiche e/o dell’asseveratore non confermano la piena conformità tecnica (es. un servizio di pagamento non risulta attivo nei registri di PagoPa spa; un criterio di conformità dell’avviso “Esperienza del Cittadino nei servizi pubblici” per i Comuni non è rispettato), ma i termini del cronoprogramma non sono ancora stati superati. In questo caso l’Ente può avviare le lavorazioni necessarie nei termini del cronoprogramma previsto.
  • Esito negativo: le verifiche di conformità tecnica non sono superate e il cronoprogramma è scaduto, oppure il progetto risulta non ammissibile (es. doppio finanziamento). Il Dipartimento a questo punto avvia il procedimento di revoca del finanziamento.

Il dettaglio delle singole misure

Nello specifico poi le Linee guida contengono un allegato per ogni Misura, illustrando nel dettaglio quali saranno i controlli, automatici e no, che verranno svolti per valutare o meno il raggiungimento degli obiettivi da parte degli Enti.

Il processo di verifica per gli Avvisi 1.2 è strutturato in modo da verificare i tre livelli principali di utilizzo degli asset post-migrazione. In particolare, durante il processo di asseverazione verranno effettuate le verifiche sulle infrastrutture, sul software utilizzato e sulla disponibilità, a valle della migrazione, dei servizi di destinazione selezionati.

L’Avviso prevede la possibilità di selezionare due tipologie di migrazione, denominate Trasferimento in sicurezza dell’infrastruttura IT e Aggiornamento di applicazioni sicure in Cloud. A seconda della modalità selezionata, per ognuno dei servizi oggetto della migrazione, verrà applicato un modello di controllo specifico. In particolare poi per tutti i servizi che sono stati migrati utilizzando la modalità “Aggiornamento” verrà effettuato un ulteriore distinguo a seconda che la destinazione finale sia un servizio PaaS Qualificato o un servizio SaaS Qualificato. All’interno della piattaforma PA digitale 2026 il Soggetto Attuatore dovrà indicare, nella scheda di Assessment, lo stato di avanzamento per ognuno dei servizi oggetto di migrazione e per ognuno dei servizi dovrà indicare lo stato della migrazione. Una volta concluso il processo di migrazione il Soggetto Attuatore potrà contrassegnare nella scheda di Assessment la migrazione come completata.

A valle di ciò, l’Asseveratore comunicherà le richieste di chiarimenti, documentazione e prove di migrazione utilizzando l’area Richieste all’interno della piattaforma PA digitale 2026. La documentazione richiesta si suddivide in due tipi: Documentazione specifica per la tipologia di Migrazione selezionata (Trasferimento o Aggiornamento) e la documentazione di Visibilità, che è comune a tutte le tipologie.

Per monitorare il raggiungimento degli obiettivi degli Avvisi (Comuni e scuole) sono previsti dei criteri di conformità, che al termine dei lavori ogni amministrazione dovrà aver raggiunto per poter accedere ai fondi. Sono inoltre presenti una serie di raccomandazioni che non sono oggetto di verifica, ma rimangono valide secondo le indicazioni di legge, le linee guida e le buone pratiche.

  • Pacchetto cittadino informato (Comuni): 20 criteri, 3 raccomandazioni
  • Pacchetto cittadino attivo (Comuni): 18 criteri, 7 raccomandazioni
  • Pacchetto per le Scuole: 9 criteri, 6 raccomandazioni

App di valutazione per Enti e fornitori
L’App di valutazione dell’adesione ai modelli è un applicativo desktop a supporto degli sviluppatori e a disposizione di tutti i soggetti interessati che aiuta a valutare la qualità, le caratteristiche e il rispetto dei criteri di conformità, fornendo all’interno di un report le informazioni necessarie a interpretare i risultati e apportare eventuali migliorie al sito e ai servizi, sia durante la fase di sviluppo (es. lavorazioni in locale) sia alla conclusione dei lavori (es. quando il sito e i servizi sono online e disponibili al pubblico).

  • Permette la verifica on-demand del sito e dei servizi in locale e online
  • Aiuta a valutare il rispetto di criteri e raccomandazioni
  • Fornisce le informazioni necessarie per interpretare i risultati e capire come apportare migliorie.

L’app è già disponibile in versione beta e quindi soggetta a revisioni e perfezionamenti. Se ne raccomanda l’uso in tutte le fasi di sviluppo del sito per individuare prontamente eventuali aspetti di miglioramento.

Scarica l’app
Scopri di più sull’app e segui le istruzioni per l’installazione

Per gli Avvisi dedicati alle rafforzamento delle principali piattaforme abilitanti, il Dipartimento per la trasformazione digitale si avvale della collaborazione di una serie di soggetti esterni certificatori.

  • PagoPA S.p.A per pagoPA e app IO;
  • AgID per SPID;
  • IpZS per CIE.

Attraverso di essi vengono svolte delle verifiche automatiche grazie all’integrazione con specifici registri e database. Le verifiche automatiche svolte da PA digitale 2026 analizzano la presenza di alcuni parametri, e se in presenza di una piena corrispondenza, l’attività viene ritenuta completa, e quindi finanziabile.

Assistenza

I team territoriali del Transformation Office sono a disposizione degli Enti fornendo assistenza tecnico-operativa in tutte le fasi di implementazione dei progetti.

Collegamenti utili

Linee guida PA locali

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