PA digitale 2026: la Piattaforma Digitale Nazionale Dati (PDND) si apre alle Regioni
Dopo il primo Avviso dedicato ai Comuni, su PA digitale 2026 anche Regioni e Province Autonome hanno ora l’opportunità di contribuire alla Piattaforma Digitale Nazionale Dati (PDND).
Cinquanta milioni di euro messi a disposizione dal Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei ministri, grazie al Piano nazionale di ripresa e resilienza (misura 1.3.1 della Missione 1 Componente 1).
Come candidarsi all’Avviso
Per accedere alle risorse non è necessario presentare un progetto. Dopo essersi registrati su PA digitale 2026, Regioni e Province autonome possono seguire il percorso guidato che permette di configurare la propria candidatura, e richiedere così un voucher economico predefinito. Gli Enti infatti possono scegliere tra tre diversi pacchetti, che variano nel numero di API che dovranno essere erogato sulla PDND (10, 20 o 30). Per ogni pacchetto è previsto un specifico voucher economico predefinito dal Dipartimento in accordo con il Ministero dell’economia e delle finanze. Regioni e Province autonome possono candidarsi fino ad esaurimento delle risorse, e comunque non oltre il 30 giugno 2023.
PA digitale 2026
Il progetto
L’obiettivo della PDND è rendere concreto il principio europeo del “once-only”, cioè l’inserimento di informazioni una sola volta, permettendo così a cittadini e imprese di non dover più fornire i dati che la PA già possiede per accedere a un servizio. Le amministrazioni, infatti, dopo essere state autenticate e autorizzate dalla Piattaforma, saranno in grado di scambiare dati tra loro, ed erogare così servizi in maniera più rapida ed efficace.
Con l’interoperabilità delle banche dati è possibile creare un ecosistema che abilita lo scambio semplice e sicuro di informazioni tra le PA attraverso una piattaforma unica, un catalogo di servizi software (API) in costante crescita e un insieme di regole condivise, al fine di incrementare l'efficienza dell'azione amministrativa, ridurre la richiesta di dati al cittadino e creare nuove opportunità di sviluppo per le imprese.
Con l’adesione a questo Avviso, Regioni e Province autonome, dopo i Comuni, hanno l’opportunità di mettere a disposizione di altre amministrazioni i propri dati tramite la pubblicazione di nuove API nel catalogo della PDND.