La digitalizzazione per uno “Stato amico"
Il Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale Vittorio Colao è intervenuto a Forum PA in una sessione dedicata alla trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione (PA) e al ruolo del sistema nazionale e locale dell’innovazione.
Italia digitale 2026, a che punto siamo e gli obiettivi
Il Ministro ha illustrato le prospettive del piano Italia digitale 2026, affrontando le principali linee di intervento rivolte alla digitalizzazione del settore pubblico: cloud, interoperabilità dei dati, servizi digitali, rafforzamento delle competenze e un'infrastruttura per la cyber sicurezza.
Il Ministro ha ricordato gli importanti numeri già raggiunti nel percorso di digitalizzazione del nostro Paese: circa due terzi di cittadini dotati di identità digitale, 14 milioni di operazioni sulla piattaforma Pagopa nel solo mese di maggio, 11 milioni e mezzo di utenti attivi sulla App IO, e circa 1,3 milioni di certificati vaccinali consultati ad oggi solo sulla app.
Le opportunità del Pnrr
L'importante piano di investimenti e riforme previsto dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, ha spiegato il Ministro, intende portare l'Italia nel gruppo di testa in Europa entro il 2026. Perchè ciò diventi possibile, è stata sottolineata l’importanza del rispetto dei tempi e l’accelerazione delle procedure autorizzatorie.
Il Ministro ha poi ricordato il ruolo di “forza orchestratrice” del Dipartimento per la trasformazione digitale nell’implementazione dei progetti sulla transizione digitale previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. Una governance “solidale” e “collaborativa” che valorizzerà al massimo le PA avanzate ma garantirà allo stesso tempo un pieno sostegno a quelle meno mature. Per questo il Dipartimento si doterà di circa 400 esperti a supporto dei territori nel processo di transizione digitale.
Grazie ai fondi del Recovery Fund abbiamo la grande opportunità di cambiare il rapporto di fiducia tra cittadini e Pubblica Amministrazione, dimostrando che lo Stato può essere un supporto e non un ostacolo per una maggiore produttività.