IO app, più di 5 mila PA hanno integrato i loro primi servizi
Un anno di app IO
Cresce a ritmo sostenuto la presenza di nuovi servizi sull’app IO, concepita per essere il punto di accesso mobile a tutti i servizi digitali della Pubblica Amministrazione.
A poco più di un anno dall’arrivo di IO sugli app store nella primavera del 2020, oltre 5 mila Enti pubblici, a partire dai Comuni, hanno portato più di 12 mila servizi su questo nuovo canale digitale a disposizione di cittadini e PA.
È in aumento continuo anche il numero dei download dell’app, che supera oggi gli 11,3 milioni. Per molti cittadini, IO è diventato uno strumento familiare, da utilizzare nella vita di tutti i giorni: sono in media 3,4 milioni le persone che aprono e consultano l’app settimanalmente.
App IO è in carico alla società PagoPA. Il Dipartimento svolge una funzione di vigilanza sugli obiettivi strategici di PagoPA, per conto del Presidente del Consiglio dei ministri a cui la legge istitutiva della società affida questo compito, insieme alle funzioni di indirizzo, coordinamento e supporto tecnico.
mila servizi erogati
mila PA registrate
Da aprile 2020 ad oggi, i dati relativi alla diffusione di IO - tra le piattaforme in carico PagoPA S.p.A (società per cui il Dipartimento svolge una funzione di vigilanza sugli obiettivi strategici) - mostrano un’adozione progressiva dell'app da parte della PA su tutto il territorio nazionale.
Stando al ritmo registrato solo nell’ultimo mese, ogni giorno fanno il loro ingresso in app quasi 30 enti, che rendono disponibili circa 50 nuovi servizi. Oltre il 95% degli enti oggi presenti su IO è costituito da Comuni - piccoli e grandi, dal nord al sud - che hanno avviato il percorso di integrazione dei propri servizi digitali in app.
L'obiettivo è di offrire a tutti i cittadini una nuova esperienza di interazione con lo Stato, più semplice, moderna ed efficace.
I dati dei Comuni
Guardando ai Comuni, la tipologia di servizi pubblici presenti nell'app varia a seconda delle singole amministrazioni. Tra i servizi locali già integrati:
- quasi un servizio su tre di quelli oggi esposti si riferisce all’anagrafe: promemoria relativi alla scadenza della carta d’identità o del permesso di soggiorno, avviso di rilascio e pagamento della CIE (Carta d’Identità Elettronica), notifiche sull’aggiornamento di pratiche come il cambio di stato civile,
- quasi uno su quattro dei servizi già integrati riguarda i tributi: dagli avvisi di scadenza alla possibilità di eseguire il versamento (come per la TARI),
- tra le categorie di servizi ricorrenti anche quelli riferiti alla scuola: tramite IO si può essere informati - ad esempio - dell’apertura delle iscrizioni agli asili nido, della pubblicazione delle graduatorie e si può gestire il pagamento di diversi servizi scolastici (trasporto, prolungamento dell’orario, mensa),
- numerosi, inoltre, i Comuni che rendono disponibili su IO i servizi che afferiscono alla mobilità: dagli avvisi sulla scadenza del pass per l’area ZTL al pagamento delle multe.
Italia digitale 2026
Un recente contributo all’adozione di IO da parte degli enti locali, quale supporto in termini di risorse, è stato fornito dall’Avviso Pubblico per l’assegnazione di finanziamenti ai Comuni, a valere sul Fondo per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione.
Per i mesi e gli anni che verranno l’impegno sarà ancora maggiore, visti gli obiettivi di digitalizzazione della PA a cui mira il Piano nazionale di ripresa e resilienza, e in particolare il Piano Italia digitale 2026.