I registri dello stato civile diventano digitali
Al via l’adesione dei Comuni all’archivio nazionale informatizzato dei registri dello stato civile - ANSC
Sono oltre 700 i Comuni che hanno già aderito alla piattaforma informatizzata dell’Archivio Nazionale dello Stato Civile (ANSC), a testimonianza dell’impegno e della volontà delle amministrazioni locali di abbracciare un sistema più efficiente, integrato e in linea con le esigenze del cittadino. Si tratta di un cambiamento profondo e strutturale che vede il passaggio da una gestione analogica, e quindi cartacea, delle pratiche ad un sistema digitale, integrato, sicuro e sensibilmente più rapido nel fornire risposte alle esigenze dei cittadini.
La piattaforma, realizzata dal Dipartimento per la trasformazione digitale e dal Ministero dell’Interno, segna così un significativo cambiamento nel rapporto tra cittadini e PA, semplificando molte delle pratiche amministrative legate ad eventi cruciali della vita come nascite, unioni civili, matrimoni, richieste di cittadinanza e comunicazione di decessi.
I vantaggi per la PA
L’ANSC, grazie alla transizione al digitale, supera i limiti del passato legati alla frammentazione dei registri cartacei e alla conservazione fisica degli atti, offrendo un unico archivio digitale nazionale, accessibile in sicurezza e aggiornato in tempo reale. Questo consente agli uffici comunali di operare in modo più efficiente, standardizzato e semplice, grazie a strumenti che riducono i tempi di formazione e gestione degli atti e riducono drasticamente il rischio di errori.
La sincronizzazione con l’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPR) garantisce **coerenza e affidabilità dei dati, mentre l’eliminazione della carta e degli archivi fisici comporta un risparmio significativo in termini di risorse e spazi, oltre a una maggiore sicurezza nella conservazione degli atti, non più soggetti a deterioramento o perdita.
Come migliorano i servizi per i cittadini
La digitalizzazione dello stato civile è anche un vantaggio concreto per i cittadini. Con l’integrazione dei servizi digitali, sarà possibile firmare gli atti dello stato civile utilizzando la propria identità digitale. In futuro i certificati dello stato civile potranno essere richiesti direttamente online, riducendo la necessità di recarsi fisicamente in Comune: i tempi e le distanze si accorciano, la burocrazia si riduce, e i servizi diventano finalmente più vicini alle esigenze reali delle persone.
Tutti i Comuni non ancora presenti su ANSC avranno a disposizione 18 mesi per aderire ad ANSC (PDF), portando alla piena digitalizzazione dei registri dello stato civile su scala nazionale. La completa transizione consentirà ad ogni Comune italiano, indipendentemente dalla propria dimensione o posizione geografica, di beneficiare appieno delle opportunità di un sistema digitale centralizzato, accorciando i tempi della burocrazia e snellendo i procedimenti interni necessari ad offrire un servizio di qualità ai cittadini.
L’adozione in via esclusiva di ANSC da parte di oltre 700 Comuni, con il relativo abbandono della gestione cartacea in favore della produzione di atti digitali con pieno valore giuridico, è la dimostrazione tangibile di quanto il sistema stia rispondendo positivamente con un orientamento chiaro ad un futuro sempre più presente.
L’ANSC, come ogni vera evoluzione tecnologica, non è soltanto un’infrastruttura informatica: è un cambiamento culturale, simbolo di una Pubblica Amministrazione più moderna, veloce, attenta e capace di rispondere in modo efficace ai bisogni dei cittadini. Attraverso la standardizzazione, l’interoperabilità e la semplificazione dei processi, sarà possibile garantire servizi sempre più efficienti, e accessibili, migliorando la relazione tra pubbliche amministrazioni e cittadini.
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