Italia, Francia, Germania e Paesi Bassi avviano un consorzio per i beni digitali comuni
Quattro Stati membri lanciano il Digital Commons EDIC per infrastrutture digitali europee aperte e condivise
Il 29 ottobre 2025, la Commissione europea ha approvato la creazione del consorzio per un’infrastruttura digitale europea sui beni digitali comuni (Digital Commons EDIC - European Digital Infrastructure Consortium), uno strumento dell’Unione europea che consente agli Stati membri di sviluppare e manutenere infrastrutture digitali transfrontaliere in maniera congiunta, ognuno con una governance e una personalità giuridica dedicata.
Con questa iniziativa strategica, Francia, Germania, Paesi Bassi e Italia istituiscono un modello europeo di cooperazione e investimento nei beni digitali comuni, per garantire un ambiente digitale aperto, competitivo e sovrano, radicato nei valori europei.
“Il Digital Commons EDIC riflette un’ambizione condivisa: quella di costruire insieme le fondamenta di un panorama digitale europeo solido, aperto e sostenibile. Incarna uno slancio collettivo che darà all’Europa la capacità di agire e innovare in autonomia. La Francia accoglie con entusiasmo e determinazione questa nuova cooperazione, che favorirà l’emergenza di eccellenze europee.” Stéphanie Schaer, Direttrice della Direzione interministeriale per il digitale (DINUM), Francia.
Poiché oltre l’80% delle tecnologie e delle infrastrutture digitali utilizzate in Europa proviene ancora da fornitori non europei, il Digital Commons EDIC rappresenta un passo cruciale: unire risorse e competenze degli Stati membri per sviluppare alternative aperte, interoperabili e sostenibili.
“Con il Digital Commons EDIC, la Germania entra per la prima volta a far parte di un consorzio europeo per le infrastrutture digitali. È un segnale forte per il futuro digitale dell’Europa. Insieme, rafforziamo la sovranità digitale europea, promuoviamo tecnologie aperte e costruiamo un’infrastruttura digitale comune basata sui valori europei, affinché l’Europa possa plasmare il proprio futuro digitale in modo autonomo. La Sovereign Tech Agency e il Centro per la sovranità digitale della Pubblica Amministrazione (ZenDiS) ci sosterranno con le loro competenze.” Thomas Jarzombek, sottosegretario di Stato parlamentare presso il ministro federale della digitalizzazione e della modernizzazione dello Stato.
“Il Digital Commons EDIC rappresenta il ponte dell’Europa, dai progetti pilota alle piattaforme. Coinvestiremo in soluzioni condivise e aperte (intelligenza artificiale, cloud, cybersicurezza, geomatica) che favoriranno l’interoperabilità, ridurranno i costi per le amministrazioni e creeranno opportunità di mercato per le PMI europee. È un messaggio chiaro: l’Europa è in grado di costruire, mantenere e governare infrastrutture digitali critiche secondo le proprie regole, nell’interesse pubblico. Siamo molto orgogliosi che l’Italia sia stata una forza trainante dietro questa iniziativa.” Serafino Sorrenti, Capo della Segreteria Tecnica del Sottosegretario all’Innovazione, Alessio Butti, Italia.
Accelerare lo sviluppo dei beni digitali per rafforzare l’autonomia strategica europea
“Attraverso il Digital Commons EDIC possiamo unire le nostre forze, ampliare le alternative open source e garantire che i governi di tutta Europa dispongano degli strumenti necessari per agire con vera autonomia.” Art de Blaauw, Chief Information Officer (CIO) per l’Amministrazione Pubblica Centrale dei Paesi Bassi.
Il Digital Commons EDIC offre una nuova interfaccia tra attori pubblici e privati, in grado di fare incontrare domanda e offerta aiutando le imprese tech europee a progettare soluzioni su misura per gli utenti europei. Il Digital Commons EDIC introduce un nuovo modo di cooperare in Europa. I suoi obiettivi sono:
offrire alternative aperte in settori chiave come intelligenza artificiale, cloud computing, cybersicurezza, geomatica e social network;
rafforzare l’ecosistema europeo mobilitando comunità tecniche e del mondo accademico, pubblico e privato;
creare un meccanismo di finanziamento sostenibile per sostenere la produzione, la manutenzione e la diffusione di questi beni comuni a livello europeo;
promuovere l’adozione diffusa dei beni digitali comuni da parte di amministrazioni, imprese e cittadini.
Un approccio aperto e collaborativo
Avviata dai quattro Paesi fondatori Francia, Germania, Paesi Bassi e Italia, l’iniziativa sta ora guadagnando slancio. Lussemburgo, Slovenia e Polonia partecipano come osservatori, e altri Stati membri dell’UE si stanno preparando ad aderire al consorzio DC EDIC.
Prossima tappa
Il lancio ufficiale è previsto per l’11 dicembre all’Aia.
Contatti stampa
Francia – Direzione Interministeriale per il digitale (DINUM), Mathilde Terroir, addetta stampa presso la Direzione Interministeriale per il digitale (DINUM) mathilde.terroir@numerique.gouv.fr +33 7 82 04 35 41
Paesi bassi – Ministero dell’interno e delle relazioni nel Regno (MinBZK), Joppe Lieth, addetto stampa presso il Ministero dell’interno e delle relazioni nel Regno joppe.lieth@minbzk.nl +31 6-57200343
Germania – Ministero federale della digitalizzazione e della modernizzazione dello Stato, Florian Druckenthaner, Viceresponsabile Ufficio Stampa e Portavoce Presse@bmds.bund.de
Italia – Dipartimento per la trasformazione digitale (DTD), Gabriele Campagnano, Responsabile Comunicazione e ufficio Stampa g.campagnano@innovazione.gov.it +39 339 5879181