Digitale: 3,7 miliardi per portare internet veloce a 7 milioni di civici

Al via il bando del Piano Italia a 1 Giga. Gli operatori interessati possono presentare le offerte entro il 31 marzo 2022

Data 15 gennaio 2022
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Argomenti Banda Ultra LargaCITD-Comitato interministerialeItalia digitale 2026

Internet veloce arriverà ad altri 7 milioni di indirizzi (numeri civici) in tutta Italia: con il primo dei bandi Italia a 1Giga, il Governo mette a disposizione per questo obiettivo quasi 3,7 miliardi di euro dai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr).

Il bando è uno degli interventi della Strategia nazionale per la Banda Ultra Larga (PDF) che prevede anche Piani per connettere le scuole e le strutture sanitarie e per promuovere lo sviluppo delle reti 5G, previsti in successione entro i prossimi tre mesi.

I civici coinvolti nella misura sono suddivisi in 15 aree geografiche, i cosiddetti lotti, che saranno oggetto di intervento da parte degli operatori vincitori dei finanziamenti. I lavori dovranno essere completati entro il 30 giugno 2026.

Per partecipare alla gara, gestita da Infratel Italia sulla base della convenzione stipulata con il Dipartimento per la trasformazione digitale e Invitalia, è necessario accedere e registrarsi alla piattaforma telematica disponibile all’indirizzo web: https://ingate.invitalia.it.

Il termine per presentare le offerte è stato prorogato al 31 marzo 2022. Le offerte possono essere destinate a uno solo, alcuni o tutti i lotti posti a gara e potranno aggiudicarsi un massimo di 8 lotti.

Il contributo pubblico coprirà fino al 70% delle spese sostenute mentre una quota non inferiore al 30% rimarrà a carico del beneficiario. Il vincitore della gara dovrà garantire a tutti gli operatori di mercato l’accesso all’ingrosso - cosiddetto wholesale - alle infrastrutture finanziate, sulla base di quanto stabilito dalle linee guida dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) e dal bando di gara.

Per garantire il rispetto degli obblighi del bando entro giugno 2026, sono stati individuati obiettivi semestrali di copertura e un sistema di penali in caso di mancata copertura dei civici e ritardo dei tempi di realizzazione dei lavori.

I criteri di assegnazione saranno uguali per tutti i lotti e comprenderanno l’offerta economica, le caratteristiche delle reti impiegate, tra cui l’architettura e il dimensionamento della rete, la qualità dei piani di assunzione e formazione del personale e di gestione del progetto, nonché impegni relativi a inclusione, diversità di genere, persone con disabilità e sostegno a categorie svantaggiate ed eventuali miglioramenti rispetto alle performance richieste e alle condizioni tecniche ed economiche regolatorie minime previste.

La suddivisione degli interventi

A seguire la suddivisione degli interventi sul territorio

la suddivisione degli interventi del piano Italia 1 giga

Piano Italia a 1 Giga: le tappe

Il 25 maggio 2021, il Comitato interministeriale per la Transizione Digitale (CiTD) ha approvato la Strategia italiana per la Banda Ultra Larga – “Verso la Gigabit Society” che, in attuazione del Pnrr, definisce le azioni necessarie al raggiungimento degli obiettivi di trasformazione digitale indicati dalla Commissione europea nel 2016 e nel 2021 rispettivamente con la Comunicazione (COM/2016/0587 final) sulla Connettività per un mercato unico digitale competitivo: verso una società dei Gigabit europea (cd. “Gigabit Society”) e con la Comunicazione (COM/2021/118 final) sulla Bussola per il digitale 2030: il modello europeo per il decennio digitale (cd. “Digital compass”).

Il 27 luglio 2021, il CiTD ha approvato il Piano di intervento “Italia a 1 Giga”, il primo dei piani di intervento pubblico previsti nella Strategia. La Strategia del Governo, in continuità con la precedente del 2015, intende colmare la carenza di infrastrutture di rete a banda ultralarga che ancora permangono in Italia e garantire entro il 2026 una velocità di connessione delle reti fisse ad almeno 1 Gbit/s in download e 200 Mbit/s in upload su tutto il territorio nazionale, in anticipo rispetto agli obiettivi europei, fissati al 2030.

Dal 30 aprile al 5 giugno e dal 13 ottobre al 15 novembre 2021 è stata effettuata la mappatura su tutto il territorio nazionale per identificare il numero dei civici che al 2026 non sarebbero stati coperti da investimenti privati di operatori in grado di garantire una velocità di connessione di 300Mbit/s in download. Più di 50 operatori hanno partecipato.

Dal 6 agosto al 15 settembre e dal 24 novembre al 24 dicembre 2021 si è svolta la consultazione pubblica sulla bozza del Piano Italia a 1 Giga, cui hanno partecipato più di 70 soggetti interessati.

L’8 novembre 2021, il Piano Italia a 1 Giga è stato notificato alla Commissione europea.

Il 30 novembre 2021 l'Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm) ha inviato il suo parere relativo al Piano Italia a 1 Giga (PDF).

Il 16 dicembre 2021 l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha adottato la delibera “Linee guida per le condizioni di accesso wholesale alle reti a banda ultra-larga destinatarie di contributi pubblici”.

Il 10 gennaio 2022 la DG-COMP della Commissione europea, ha inviato all’Italia la Comfort Letter con cui, nelle more della decisione di approvazione formale dell’aiuto di Stato, autorizza la pubblicazione del bando relativo al Piano Italia a 1 Giga rilevando come la misura non appaia in contrasto con la disciplina degli aiuti di Stato.

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