ANPR: oltre il 50% dei Comuni italiani ha aderito allo Stato Civile digitale

Prosegue la digitalizzazione dello stato civile italiano, in linea con gli obiettivi del PNRR

Data 24 ottobre 2025
Argomenti ANPR

A soli 4 mesi dalla messa a disposizione dei servizi dello Stato Civile Digitale in ambito nazionale, oltre il 50% dei comuni italiani ha già aderito all’ all’Archivio Nazionale informatizzato dei registri dello stato civile (ANSC).

L’Archivio Nazionale, di titolarità del Ministero dell’interno e realizzato da Sogei S.p.A. con il coordinamento tecnico-operativo del Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei ministri, ha un rilievo centrale e strategico nel processo di digitalizzazione della Pubblica Amministrazione perché consente di superare la dispersione, la fragilità e vulnerabilità di un sistema basato finora sulla redazione cartacea degli atti e sulla conservazione degli stessi in archivi fisici. Con l’ulteriore vantaggio di integrarsi in tempo reale con l’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPR) e automatizzare le notifiche e le comunicazioni tra amministrazioni ed enti.

L’ANSC, avviato a ottobre 2023 con 5 comuni pilota, sta registrando una rapida diffusione su tutto il territorio nazionale, anche grazie ai 50 milioni di euro messi a disposizione dal Dipartimento per la trasformazione digitale a valere sulle risorse del PNRR. Con l’Archivio Nazionale informatizzato dello Stato Civile, sono oltre 150 mila gli atti redatti e conservati in formato digitale in un archivio nazionale unico gestito dal Ministero dell’interno, gli ufficiali di stato civile possono consultarli e rilasciare certificati direttamente dal sistema centrale, i cittadini possono firmarli digitalmente tramite CIE o SPID e, nelle prossime settimane, i certificati saranno disponibili online tramite il portale ANPR, senza necessità di recarsi fisicamente agli sportelli comunali.

L’ANSC consente una gestione completamente digitale dei registri dello stato civile e ne uniforma e semplifica le procedure su tutto il territorio nazionale con risparmi su stampa, archiviazione e gestione documentale. Si stima che a regime genererà risparmi per almeno 25 milioni di euro l’anno.

La rapida espansione del progetto lascia prevedere che la completa digitalizzazione dello stato civile sarà raggiunta con largo anticipo rispetto alle tempistiche dettate dalla normativa. Questo grazie ad un concreto impegno delle istituzioni centrali e delle autonomie locali per la costruzione di una Pubblica Amministrazione interconnessa, efficiente e centrata sul cittadino, in linea con gli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

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