Il Ministro alla Camera - Question Time del 17 Giugno 2020

Le risposte sulle iniziative di digitalizzazione attuate per il Paese e l’applicazione IO

Data 17 giugno 2020
Argomenti App IOConnettività

Le risposte del Ministro:

On. Berti e altri (Movimento 5 Stelle)

Grazie Signor Presidente. Onorevoli Deputate e Deputati,

l’interrogazione mi dà l’opportunità di riferire in merito ad un progetto particolarmente ambizioso per la digitalizzazione del nostro Paese: l’applicazione IO, che è l’applicazione dei servizi pubblici dell’amministrazione.

Si tratta di un’unica app attraverso cui gli Enti, nazionali e locali, possono offrire i propri servizi al cittadino, in modo semplice e personalizzato, direttamente sullo smartphone, quest’app che è già attiva e scaricabile da Aprile.

Il Progetto IO, consente di avere un unico punto di accesso a tutti i servizi digitali della pubblica amministrazione.

Cosa significa? significa che il cittadino scarica l’applicazione IO, entra con le sue credenziali SPID, paga con PagoPA in modo digitale e può accedere a tutti i servizi di cui ha necessità. In accordo con quanto illustrato dagli interroganti, occorre coinvolgere in modo più ampio le amministrazioni, sia centrali che locali, per avviare un processo che sviluppi ogni potenzialità utile per i cittadini attraverso questo strumento.

Il cittadino non deve trovare i servizi digitali in giro per il web su vari siti della pubblica amministrazione, deve avere l’opportunità attraverso un unico punto di accesso di trovare tutti i servizi per lui utile.

Per questo motivo, in accordo con il Ministro per la pubblica amministrazione, Fabiana Dadone, ho inviato una comunicazione a tutte le amministrazioni pubbliche per far conoscere l’app IO, rappresentarne i vantaggi, in termini di snellimento dei processi amministrativi, e al contempo dando la massima disponibilità per l’assistenza all’integrazione del servizio con le loro piattaforme e i loro servizi.

Allo stesso modo, stiamo programmando incontri mirati con tutti i Ministri affinché sia più ampia e diffusa la conoscenza del progetto e sue potenzialità. Analoghi incontri saranno effettuati con le Regioni e con l’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI).

Sono già attivi servizi offerti da numerosi Comuni e sono in corso le integrazioni con nuove città e nuove regioni.

Inoltre, a favorire l’integrazione e l’utilizzo da parte dei Comuni con una popolazione inferiore ai 5 mila abitanti, è già stato pubblicato un bando da parte del Ministro per la Pubblica Amministrazione destinando 42 milioni di euro per incentivare la digitalizzazione dei servizi pubblici.

Sono inoltre stati effettuati gli sviluppi per offrire servizi di molti enti nazionali su io (come ad esempio Automobil Club d’Italia, Agenzia delle Entrate, INPS,) e sono in fase di progettazione le integrazioni di altri numerosi servizi (Inail, Consip, Motorizzazione Civile).

Aziende private che realizzano software per la Pubblica amministrazione hanno già proposto di integrare IO con le loro soluzioni sviluppate. Ha inoltre preso avvio la comunicazione istituzionale per far conoscere ai cittadini l’opportunità di utilizzare questo nuovo strumento digitale per semplificare la loro vita e la comunicazione tra i nostri cittadini e la pubblica amministrazione

On. Bossio e altri (Partito Democratico)

Grazie Signor Presidente.

Onorevoli Deputate e Deputati,

la trasformazione tecnologica del Paese e l’aumento del ricorso al digitale nella pubblica amministrazione a vantaggio dei cittadini rivestono grande rilevanza politica per questo Governo, impegnato ad imprimere un’accelerazione nella loro attuazione, con l’obiettivo di portare vantaggi concreti e immediati agli italiani, alle imprese e alla pubblica amministrazione.

Sono convinta che sia necessario rendere possibile ad ogni cittadino in tutto il nostro Paese, di disporre al più presto di un’efficiente infrastruttura di rete per una connettività sicura e efficace. E’ una condizione indispensabile per la creazione di servizi digitali come reso evidente anche dalla condizione di emergenza che abbiamo attraversato e stiamo attraversando a causa del Covid-19.

La disponibilità della Banda Ultra Larga è essenziale per funzioni ormai divenute parte della quotidianità quali il lavoro a distanza, la teledidattica, la telemedicina, l’accesso a contenuti in streaming e on demand, le attività di impresa e dunque anche lo sviluppo economico.

Consapevole di queste esigenze, da quando alla fine dello scorso anno ho assunto la Presidenza del Comitato Banda Ultra Larga (Cobul), ho impresso un impulso alla sua attività. L’ho fatto affinché si individuassero le iniziative più urgenti da adottare per recuperare i ritardi accumulati.

Il 5 Maggio 2020, il CoBUL ha sbloccato fondi per un totale di 1.546 milioni di euro, di cui 400 milioni per il piano scuole e 1.146 milioni per i voucher di sostegno alla domanda. Il piano “scuola” prevede la connessione gratuita per 5 anni a 37.000 edifici scolastici.

I voucher rappresentano un’importante novità per famiglie e imprese che potranno beneficiare di un contributo per l’acquisto di servizi di connettività.

A questo occorre associare la promozione dell’utilizzo di tecnologie alternative per coprire le aree del territorio in cui è più difficile arrivare con la banda ultra larga.

Se vogliamo un Paese digitale dobbiamo investire di più nella cybersecurity e nel cloud della pubblica amministrazione, essenziali per la sicurezza dei nostri dati e dei nostri servizi digitali e quindi per la sicurezza di tutti noi cittadini.

E’ giunto il tempo di avanzare e non di arretrare stabilendo che tutte le amministrazioni debbano offrire all’utente finale tutti i servizi anche in digitale.

Ma per farlo occorre favorire nel rispetto delle normative contro gli usi impropri di fondi pubblici, la celerità degli acquisti di beni e servizi informatici (PC , device,servizi) da parte delle amministrazioni pubbliche.

Non solo tecnologia ma anche sviluppo del capitale umano, sviluppo e diffusione delle competenze digitali assumono un ruolo di notevole rilievo.

Rafforzare le nostre capacità di affrontare la competizione internazionale non è soltanto un dovere verso il Paese e noi stessi, ma è indispensabile per difendere e migliorare la qualità delle nostre vite.

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