Vai al contenuto principaleVai al footer

#PAdigitale, i protagonisti: Regione Veneto

Partire sempre dalle persone e dai loro bisogni. Il ruolo centrale della comunicazione: inclusiva e radicata su tutto il territorio

Data 20 settembre 2021
Tempo di lettura
4 minuti
Argomenti #PAdigitaleServizi pubblici digitali

La Regione Veneto ormai da diversi anni sviluppa piani e programmi per attuare l’Agenda Digitale. Operazioni di ampio respiro che si basano sul modello di governance multilivello e multistakeholder. A questo si aggiunge il ruolo centrale affidato alla comunicazione: una rete di 300 operatori della PA diffusi su tutto il territorio regionale con l’obiettivo di lavorare in maniera sinergica e integrata.

Di tutto questo abbiamo parlato con Luca De Pietro - Direttore dell’unità organizzativa Strategia ICT e Agenda Digitale di Regione del Veneto, per farci raccontare le ultime iniziative e le prospettive future dell’amministrazione regionale.

I principi

Una delle principali peculiarità della Regione Veneto, come ci ha raccontato De Pietro, è quella di non poter contare su una società in house per la realizzazione di progetti e iniziative. Questo caratteristica ha comportato l’esigenza, oltre che la scelta strategica, di adottare un modello di sviluppo basato su una serie di principi:

  • aperto: in linea con le indicazioni del Codice dell'Amministrazione Digitale (CAD), vengono preferite tecnologie basate sul paradigma dell’open source. In particolare il concetto di “aperto” viene declinato sulla capacità delle nostre comunità di condividere la conoscenza prima ancora che la condivisione del codice;
  • partecipazione: le azioni intraprese sono orientate alla sensibilizzazione per la massima inclusione degli enti e degli altri stakeholder del nostro territorio;
  • condivisione: lo sforzo di inclusione viene finalizzato alla più ampia adesione alle scelte di sviluppo che vengono concretizzate nell’impegno a partecipare agli investimenti per la trasformazione digitale dell’ente.

Questo modello prevede un preciso assetto organizzativo basato su quelli che sono stati individuati come i soggetti aggregatori per il digitale (SAD). Si tratta di accordi siglati formalmente tra l’ente Provincia, il Comune capoluogo e un eventuale società strumentale allo scopo di accompagnare gli enti del proprio territorio nella transizione digitale. “Questa dorsale organizzativa regionale - ha evidenziato De Pietro - si appoggia a livello locale su una rete di colleghi che la nostra Direzione ha nel tempo aggregato raccogliendo le migliori competenze locali sui temi del digitale. Si distinguono circa 200 operatori regionali distribuiti nella rete dei Responsabili per la Transizione al Digitale, la rete dei Gruppi Tecnici, la rete dei Gruppi di Approfondimento”.

Riorganizzare i processi: la vera sfida

Uno dei punti che De Pietro ha voluto maggiormente sottolineare riguarda la necessità di rivedere i processi interni della PA, per raggiungere in maniera capillare tutto il territorio. Una prerogativa che è particolarmente cruciale per le Regioni.

Il punto fondamentale riguarda la ricomposizione organizzativa della PA prima ancora che la transizione digitale.

Nella nostra Regione ci sono 563 comuni che rappresentano un presidio fondamentale per la loro capillarità e per la capacità di interpretare le esigenze anche delle più piccole comunità.

La necessità di riorganizzare questa complessità - ha aggiunto De Pietro - mettendo a disposizione di questi presidi un nuovo modello di erogazione dei servizi è la vera sfida. L’idea su cui stiamo lavorando è centralizzare la gestione ma distribuire l’accesso localmente principalmente in termini di sportelli fisici in grado di aiutare anche i più fragili a trarre vantaggi da un’amministrazione ritrovata”.

Il ruolo della comunicazione

Un elemento che sta emergendo in maniera chiara nel nostro racconto di #PAdigitale è proprio la necessità di accompagnare i cittadini nel processo di transizione digitale.

A questo proposito la Regione ha costituito una rete di 300 comunicatori della PA sparsi su tutto il territorio. “Con questa rete - dice De Pietro - ci confrontiamo mensilmente attraverso iniziative di formazione, ma anche e soprattutto per sviluppare campagne di comunicazione in forma integrata su tutto il territorio regionale. Per esempio dal 9 giugno scorso è iniziata una campagna di comunicazione sui pagamenti digitali i cui contenuti (copy e visual) sono stati definiti dalla Rete dei Comunicatori proprio per mandare un messaggio il più possibile vicino al cittadino, il layout definitivo l’abbiamo messo a disposizione di ogni Comune del Veneto”.

Tutto questo rientra in un’attenzione particolare che la Regione Veneto ha nei confronti delle persone. Ed è proprio su questo punto che De Pietro ha voluto concludere la nostra chiacchierata:

Il nostro consiglio è di partire dalle persone (cittadini, operatori, imprese, etc.) e dei loro bisogni prima ancora che di tecnologie.

Condividi la tua storia

Per condividere la propria storia di successo legata alla trasformazione digitale è possibile scrivere a comunicazione@innovazione.gov.it. Le storie, l’esperienza e i consigli degli enti che hanno già operato la transizione potranno aiutare altre amministrazioni nel processo di trasformazione digitale.

Collegamenti utili

Potrebbero interessarti

Articolo30 giugno 2021

#PAdigitale, i protagonisti: il Comune di Ala

Accompagnare il cittadino in tutte le fasi dell’esperienza digitale, per servizi pubblici a portata di tutti

Articolo10 giugno 2021

#PAdigitale, i protagonisti: l'Agenzia delle Entrate

Fiducia e trasparenza, come il digitale può aiutare il rapporto tra cittadini e istituzioni. Il ruolo della comunicazione e della formazione