
I dati pubblici sono un bene comune e una risorsa del Paese, che va resa disponibile per produrre valore. Sulla base di questa considerazioni nasce il progetto della Piattaforma Digitale Nazionale Dati (PDND): un’interfaccia unica, all’interno della quale singole amministrazioni possono comunicare e condividere dati e API in maniera libera e aperta, permettendo la nascita di servizi e data application nuovi e prima impensabili realizzati sui bisogni del cittadino. Ovviamente nel massimo rispetto delle norme di privacy e nella piena sicurezza tecnologica.
La Piattaforma Digitale Nazionale Dati ha l’obiettivo di migliorare e semplificare l’interoperabilità e lo scambio dei dati pubblici tra Pubbliche Amministrazioni, standardizzare e promuovere la diffusione degli Open Data, ottimizzare i processi di analisi dati e generazione di sapere. L’idea è quella di aprire il mondo della Pubblica Amministrazione ai benefici offerti dalle moderne piattaforme per la gestione e l’analisi dei Big Data. Grazie alle tecnologie Big Data sarà possibile operare lungo tre direttrici principali:
Il Codice Amministrazione Digitale (CAD) recepisce all’art. 50-ter.la Piattaforma Digitale Nazionale Dati (PDND), precedentemente introdotta nel Piano Triennale per l’Informatica 2017-2019. Dal 2017 il Team per le Trasformazione Digitale ha lavorato per sviluppare la piattaforma e definire la governance finale del progetto. Dal 2019, con la norma che ha istituito la società PagoPA Spa (Decreto Legge “Semplificazioni” n. 135 del 14 dicembre del 2018, convertito in legge il 12 gennaio 2019) affida alla nuova società lo sviluppo e la diffusione della PDND.
Il Dipartimento svolge una funzione di vigilanza sugli obiettivi strategici della società PagoPA, per conto del Presidente del Consiglio dei ministri a cui la legge istitutiva della società affida questo compito, insieme alle funzioni di indirizzo, coordinamento e supporto tecnico.